Guadagniamo una posizione e siamo quarti in Europa (per pressione fiscale)
Le statistiche di finanza pubblica nei paesi dell'Ue curate da Bankitalia sono impietose: pressione fiscale al 44 per cento, debito pubblico al 127 e spesa al 50,7
Le statistiche di finanza pubblica nei paesi dell'Ue curate da Bankitalia sono impietose: pressione fiscale al 44 per cento, debito pubblico al 127 e spesa al 50,7
Invece di muoversi «in continuità con le politiche di Monti» e di Tremonti, il governo Letta dovrebbe ridurre la tassazione. Perché la spesa pubblica non si taglia mai? Parla Giacomo Zucco, portavoce Tea Party Italia
Intervista a Christian Rocca, direttore di Il: «L'accordo raggiunto ieri in America è parziale e temporaneo perché posticipa a febbraio le decisioni sul taglio della spesa pubblica».
Alberto Quadrio Curzio commenta le parole di Draghi in Bocconi dove ha chiesto di ridurre le spese e abbassare le tasse. «Occorre dirottare le risorse verso gli investimenti», pena la continua recessione.
Lo scrive Angelo Panebianco sul Corriere della Sera: sono le tasse alte che causano l'evasione. Dare la colpa all'evasione fiscale delle tasse alte è nascondere il problema dell'enorme spesa pubblica.
«Pensare di poter ridurre la spesa dello Stato senza intervenire sull’occupazione pubblica è un controsenso». Intervista Roberto Zucchetti, docente di economia dei Trasporti all'Università Bocconi
Banca d'Italia ha pubblicato i bollettini economici che fotografano la situazione dei conti regione per regione. Il Pil pro capite lombardo è superiore anche alla media europea.
Con questo articolo Pietro Salvatori, giornalista de L'Opinione e Notapolitica.it, inizia la sua collaborazione con tempi.it. Curerà il blog "Le belle statuine". Dici “spending review” e dai l’impressione agli amici di aver fatto un cazzutissimo corso accelerato da giornalista economico. Parli di “tagli alla spesa” e gli stessi amici ti ...
Il taglio delle sovrastrutture senza una seria politica di crescita economica che, come ha detto la Bce, deve essere diretta al «ridisegno di sistemi regolatori e fiscali che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l'efficienza del mercato del lavoro» produrrebbe solo devastazione
Il frondista Giorgio Stracquadanio (Pdl) elenca a Tempi.it una serie di riforme e misure per uscire dalla crisi: federalismo, mercato del lavoro, servizi, pensioni. Poi ammette: «Se tutto questo non l'abbiamo fatto e se la manovra non ha strategia è colpa del governo e di Tremonti, che ideologicamente pensa che ...
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