Capo economista Bce: «In Italia le tasse non hanno favorito la crescita, serve tagliare la spesa»
«Gli sforzi di risanamento dei conti pubblici devono essere integrati da una strategia che cerchi di promuovere la crescita nel lungo termine». Sul Corriere della Sera di oggi, Peter Praet, capo economista della Bce, spiega che il problema maggiore dell’Italia è la perdita di competitività. «Il consolidamento fiscale non va vanificato», spiega Praet, «ma deve essere attuato in un modo più favorevole alla crescita».
TASSE SBAGLIATE. «In un certo numero di casi, come quello italiano – prosegue – si sono imposte tasse che non hanno avuto un impatto positivo per il settore produttivo dell’economia. Allo stesso tempo, non si è tagliato abbastanza la spesa. O, quando la si è tagliata, come è avvenuto in alcuni Paesi, non si è tenuto abbastanza conto delle conseguenze, per esempio tagliando la spesa in infrastrutture», spiega Praet.
NON PERDERE TEMPO. Il capo economista della Bce lancia un avvertimento all’Italia: il tempo per attuare le riforme economiche non è infinito. «Il fattore chiave – sostiene – è l’abilità di trovare un consenso per le riforme, per non sprecare la “finestra di opportunità” che abbiamo attualmente» e il «tempo guadagnato dopo il segnale molto forte, lanciato quasi un anno fa da Mario Draghi, quando ha detto che la Bce era pronta a fare “tutto il possibile” – nell’ambito del suo mandato – per salvare l’euro».
RISCHI DAI PAESI EMERGENTI. «Attualmente, tutti gli indicatori “soft” e “hard” confermano lo scenario» previsto dalla Bce, spiega Praet. «Ma sono presenti ancora numerosi rischi al ribasso sulla crescita, perché siamo in una situazione fragile». E avverte: «Ci sono alcuni punti interrogativi sulla crescita in alcuni mercati emergenti, come Cina o Brasile, nei quali la crescita è stata trainata da boom nel credito e nelle materie prime».
Articoli correlati
4 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
ALLORA PER L’ENNESIMA VOLTA TEMPI SI SBAGLIA NON CAPITE UNA MAZZA DI ECONOMIA CREDETE HCE LO STATO NON CI DEBBA ESSERE MENTE L’UNICA POSSIBILITÀ DI USCIRE DALLA CRISI È PROPIO CON LA SPESA PUBBLICA DICHIARARE BANCAROTTA E FARE SPESA PUBBLICA UTILE CIOÈ STRUTTURALE SE INVECE FACESTE LA GIUSTA DISTINZIONE FRA SPRECHI DI SPESA PUBBLICA STATALISTA E SPESA PUBBLICA STRUTTURALE O INFRASTRUTTURALE ALLORA SARESTE ONESTI OPPURE AVRESTE CAPITO UN MINIMO MA VOLKTE CONTINUARE NELLO STESSO ERRORE CEH HA PORTATO ALLA CRISI L’ERRORE CEH VOI DI CL CONTINUATE A PERPETRARE NELLE VOSTRE MENTE IGNORANTI DI MACROECONOMIA SIATE OGGETTIVI, REALISTI E VEDETE COME STANNO LE COSE NON POTETE CENSURARE I FATTORI RLEVANTI OPPURE È CHE NON CAPITE NIENTE PROPIO NEANCHE VOI DA UN LATO NON CAPISCONO DALL’ALTRO NEMMENO È CHIARO CHE TUTTO VA IN ROVINA
Prego spiegate a questo intelligentone che non ci vuole un genio per capire questo. Piuttosto abbiamo bisogno di sopprimere 4 milioni di dipendenti pubblici che non fanno un c***o dalla mattina alla sera e prendono i nostri soldi solo perchè sono parenti o amici degli amici dei politici, che altrimenti non prenderebbero i voti.