rosi mauro
La badante, la nera, la terrona. Contro la leghista Mauro si è scatenata tutta la rabbia del popolo e dei leader del suo stesso partito. La giornalista e femminista Ritanna Armeni invece la difende: «Identificare una persona come origine di tutti i mali mira solo a far vedere che gli altri sono puri».
Intervista al critico d'arte Vittorio Sgarbi sul presente e il futuro della Lega Nord: «A uscirne con le ossa rotte forse sarà proprio quel Maroni che ora sembra avere il futuro tra le mani. Chissà che Rosi Mauro, proprio perché a Bossi è stata fedele, non finisca per essere il leader. L'unico che non rivedremo più? Il Trota».
Maroni pone l'aut aut al consiglio federale: o lei o me. Rosi Mauro ha commentato così l'«epurazione»: «Il rancore è prevalso sulla verità. Se qualcuno è arrivato al punto di minacciare le dimissioni se no si fossero presi provvedimenti contro di me, vuol dire che la presunta unanimità è stata imposta con un ricatto politico».
A Bergamo Roberto Maroni promette il Congresso della Lega entro giugno e afferma: «Stiamo facendo pulizia, la cosa più importante è l’unità del movimento». Rosi Mauro intanto non si dimette e scatena le ire del popolo verde. Umberto Bossi parla di «ripartenza» e dice: «Scusatemi se chi ha fatto danni porta il mio cognome».