Il ministro ha fatto pasticci, ma il coro unanime della stampa che tratta una storia di letto come fosse un affare di Stato, è solo ipocrisia, voyeurismo e lotta di potere
È bastato che un tizio urlasse «viva l’Italia antifascista» per far partire la slavina di un dibattito che, privo di contenuti, è diventato subito hashtag, con tanto di manifestino del Pd.
Dalla pubblicazione delle chat alla "caccia ai testimoni" del presunto stupro: «A chi giova tutto questo? Non alla persona offesa, non all’indagato, non alle indagini e all’eventuale processo, che rischieranno di essere compromessi»
Tutti pronti a demolire il giornalista di Libero perché gli sia levata la striscia Rai, tutti sordi a quello che ha scritto su droga, legge e violenza sessuale. Più facile ripiegare sulla "vittimizzazione secondaria" e infilare nel calderone la ministra Roccella
La sinistra ha imposto una lettura secondo cui a battere i nazifascisti furono solo i partigiani rossi e questo le fa credere di poter squalificare chiunque altro. Le cose non stanno così per Battista, Polito, Violante
Rassegna ragionata dal web su: il partito conservatore vero obiettivo degli allarmi farlocchi per la democrazia, la lobby filocinese tra grillini e cattolici, il ruolo del Partito radicale nella storia d’Italia
Rassegna ragionata dal web su: abusi e danni dello scontro tra “fascisti e antifascisti su Marte“ intorno al presidente del Senato, l’asse Draghi-Meloni sull’Europa, la disfatta di Sanna Marin
Rassegna ragionata dal web su: la Stampa che cerca di creare un “caso La Russa” e diventa un caso essa stessa, i missili della Corea del Nord, il decreto rave party