Contenuto riservato agli abbonati
Le polemiche sul 25 aprile sono iniziate con De Gasperi e non finiranno presto. La festa era stata voluta dal politico Dc proprio per cercare una data simbolo di riconciliazione, il segno che le forze che avevano battuto il regime fascista potessero trovare un terreno comune, al di là delle differenze.
Pia illusione. Nel 1947 Alcide De Gasperi fece il governo senza i comunisti e questo bastò per accusarlo di aver voluto frantumare l’unità antifascista. Da allora, ogni 25 aprile è la stessa storia, ma le polemiche rinfocolano quando al governo c’è un esecutivo di destra. Allora è sempre “allarme fascismo” (non è forse stato questo il refrain – si è visto con quali risultati – con cui Enrico Letta ha impostato la sua ultima campagna elettorale?).
Rivoluzione tradita
Non che la destra, soprattutto quella di origine missina, non offra spunti (e basti pensare alle recenti dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa). Ma il fatto è che nessuna abiura o precisazio...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno