Il documentario sulla vita della giovane attivista climatica svela l’opposto di quello che vorrebbe perorare: né Cassandra né “nuovo Gesù”, Thunberg è un carro lanciato contro il mondo che la idolatra senza sapere chi è (e quanto ci soffre)
Era un profluvio di congressi internazionali in mano ai ragazzini, simposi Onu con Greta vestita di foglie, ghiacci che si sciolgono. Ma a un tratto arriva lui, il virus. E tutto si tace
Come mai c’è qualcosa nel frigo piuttosto che niente? E chi mai sosterrà i diritti diritti del coronavirus, anch’egli figlio di Madre Terra? Infine un rimprovero a Tempi
A Toronto scolari di sette e otto anni costretti ad assistere al discorso apocalittico di Thunberg alle Nazioni Unite e al countdown del tempo che ci resta prima della catastrofe
Dai Meetup per superare il lutto ecologico alle macchine del tempo per dirne quattro ai nostri avi. Prima del pianeta bisogna salvare gli attivisti dall’esaurimento
La rivista dei guru della pubblicità si inventa un esercizio che farebbe faville al Cop25: trovare al cambiamento climatico il nome più terrificante possibile per «spingere la gente all’azione»
A Madrid parlano già tutti come Greta. Nessuno dice però che le nuovi centrali a carbone appena costruite da Pechino «renderanno impossibile raggiungere gli obiettivi di Parigi» a prescindere
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