L’ultima vergogna che macchia la politica italiana? A decidere le nuove norme sulle intercettazioni, ormai s’è capito, non sarà il Parlamento, ma le procure
La paludatissima commissione ha partorito una propostina timida timida, che i giornaloni hanno subito etichettato come «rivoluzionaria». Ma che in realtà non sposta nulla
La Corte dei conti vuole verificare giustamente come il Csm utilizzi un bilancio mediamente sui 35 milioni di euro, bussa alla porta ma se la vede sbattere in faccia
«Ogni sistema elettorale ha i suoi difetti. Tanto vale procedere alle nomine per sorteggio», disse il magistrato Bruno Tinti anni fa. Presi l’ipotesi come provocazione. Oggi ho cambiato idea
Intervista al procuratore di Venezia Carlo Nordio che ha qualche idea non corporativa per riformare la giustizia. A partire dalle troppe prerogative dei magistrati
I "partiti" delle toghe sono centrali nel disastro della giustizia. Anche perché governano il Csm, a cui spetta il compito di amministrare le carriere dei circa 9 mila magistrati
L'estensore del celebre emendamento del 2010 spiega il suo voto, diverso da quello del partito. «Ora un cittadino si potrà rivalere se ingiustamente danneggiato»
L'idea in un documento sulla riforma della giustizia da presentare al parlamento. Intervista a Marcello Gallo, professore di Diritto penale e accademico dei Lincei