Per i magistrati la vicenda è top secret (infatti l’abbiamo letta settimana scorsa sul Corriere)

Di Luigi Amicone
06 Maggio 2015
Volete sapere come funziona la giustizia in Italia? Eccovi un bell'esempio di cosa accade nelle procure dove è tutto un segreto di Pulcinella

top-secret-sh_219899140Volete la prova provata che la giustizia italiana è un elastico che i comandanti tirano dove vogliono e, di conseguenza, che come diceva Nenni «agli amici si dà tutto, ai nemici la Legge»? Eccovi serviti. In un articoletto di taglio basso del Corriere della Sera (6 maggio, pagina 22, a firma di Luigi Ferrarella) apprendiamo che per stendere i pareri di professionalità (richiesti per legge e attesi da oltre dieci mesi) sull’operato del procuratore Edmondo Bruti Liberati e dell’ex procuratore aggiunto Alfredo Robledo, il terminale milanese del Consiglio superiore della magistratura (il Consiglio giudiziario) ha chiesto alla Procura Generale della Cassazione il testo di alcune archiviazioni disciplinari relative ai due pubblici ministeri.

A sorpresa, la Procura Generale della Cassazione ha risposto di non poter trasmettere il testo di quelle pratiche in quanto sono secretate «anche verso i due pm». Osserva il Corriere: «Il diniego ha lasciato allibito il Consiglio Giudiziario, che quel testo aveva letto 8 giorni fa sul Corriere della Sera». Capito? Tutti sanno già tutto, però il teatrino del “segreto” va avanti e, nel caso, va avanti con grande incazzatura non del cittadino qualsiasi (ci è abituato, il poverino), ma di un importante organo della magistratura. Non bastasse, l’ottimo cronista di Via Solferino se la canta e se la ride (giustamente), ricordando che «già in gennaio la Procura Generale di Cassazione espose una curiosa idea di segreto quando rimarcò di aver avviato accertamenti (senza esito) sul fatto di aver letto a dicembre 2014 sul Corriere le intercettazioni tra Robledo e l’avvocato Aiello, oggetto di archiviazione a Brescia».

[pubblicita_articolo] Dunque, non solo è tutto un segreto di Pulcinella. Non solo il Corriere se la canta e se la ride. Non solo si capisce che un organo della magistratura che per legge deve svolgere certe pratiche può tranquillamente essere mandato a quel paese da un altro organo della magistratura (e perché? “Perché così pare a me” dice l’altro organo). Non solo sono vicende che possono capitare solo tra magistrati (che se ti permetti di non compilare diligentemente un atto amministrativo o perdi lo scontrino del rimborso spese, mio caro deputato o consigliere comunale o regionale, lo trovi subito il pm che ti fa un organo a capanna così). Ci viene anche plasticamente rappresentato – con una giusta nota di colore e anche con una leggera presa per i fondelli – come due istituzioni apicali della magistratura si parlano, si leggono e si fanno guerricciole interne: per tramite Corriere della Sera piuttosto che – così pare dovrebbero funzionare le cose in uno Stato non delle banane – nelle appropriate sedi istituzionali.

Insomma, in poche righe capisci come gira sul serio il mondo della giustizia italiana.

E cioè:

  1. Pulcinella vigila sugli atti secretati dalla magistratura.
  2. La legge la amministra ovviamente la magistratura, epperò la amministra non attenendosi tassativamente alla Legge, ma elasticamente attenendosi all’arbitrio, esercitato secondo il grado di potere che il magistrato (o una certa istituzione della magistratura) detiene.
  3. Ma quanti milioni di euro ci costa il Csm per darci un servizio che il Corriere della Sera ci offre a un euro e cinquanta?

@LuigiAmicone

Foto top secret da Shutterstock

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7 commenti

  1. Maurizio

    Dal momento che non appare il commento che avevo inviato in risposta ad Angelo,lo ripeto,sperando di avere più fortuna.Dunque,caro Angelo io non voglio difendere Alfano per partito preso ma non mi piace neppure che uno,chiunque sia,sia attaccato e preso di mira per partito preso.Cosi trovo strumentale e patetico il continuo chiederne le dimissioni ad ogni incidente di percorso,diciamo così.Situazioni così,ma non solo,vanno affrontate in tutta la loro complessità,dove tutti devono assumersi-e non solo Alfano-le loro responsabilità,compresi chi questi black block ma anche gli stessi centri sociali tollerano e foraggiano.Questo solo volevo dire,caro Angelo e spero che il mio pensiero,ora,sia più chiaro.

  2. Maurizio

    Angelo,non difendo Alfano per partito preso ma,nemmeno,per lo stesso motivo lo attacco e queste continue richieste di dimissioni che ad ogni episodio corrispondono,mi sembrano strumentali ed un po’patetiche….se solo tutti si assumessero le loro responsabilità e le cose fossero viste e lette nella loro complessità. Questo volevo dire..ciao e grazie,comunque.

  3. giuliano

    è il marxismo trionfante in Italia: magistratura al suo servizio, economia a rotoli, tasse alle stelle, comparto immobiliare distrutto, bande di delinquenti che si chiamano Centri Sociali impuniti e al soldo della sinistra, Leggi su Omofobia e sulla libertà di parola stanno arrivando per tenerci tutti in un gigantesco campo di concentramento, clandestini fatti entrare a milioni, parlamentari con stipendi di lusso e pensionati che rovistano tra i rifiuti. Questo paese è già sulla discesa dell’abisso e non potrà risalire. Il Golpe contro Berlusconi ha innescato un gigantesco default sotto tutti i punti di vista. Contenti, vermi di sinistra ??

  4. Maurizio

    Chissà perché ma non mi sorprende tutto ciò,anche se c’è da rimanere allibiti…senza parole,direbbe qualcuno.In realtà due parole ci sarebbero da dire:una rivolta a questi signori della magistratura–VERGOGNA–con sottotili per il Csmed in primis per il Presidente della Repubblica(che del Csm é presidente)–PRESIDENTE intervenga…ne va della sua Autorità e della vera indipendenza e autonomia cioè della sua stessa esistenza e autorevolezza.
    La seconda parola é –SVEGLIA–politica e sveglia gente….certa magistratura e certa stampa ci sta prendendo tutti per i fondelli…..sveglia soprattutto a chi continua a mettere la testa sotto la sabbia,salvo tirarla fuori quando c’è di mezzo qualche politico(o magari se si chiama Alfano)!!

    1. angelo

      tutto bene maurizio, ma se ti metti a difendere proprio alfano….mi spiace ma ….

  5. Luca P

    Caro Luigi,
    sono orgoglioso di essere il primo a commentare questo splendido articolo … e comunque la frase finale:
    “Ma quanti milioni di euro ci costa il Csm per darci un servizio che il Corriere della Sera ci offre a un euro e cinquanta?” è degna di un premio Oscar !!
    Purtroppo se non ci foste voi a far emergere queste chicche che si perdono tra le notizie copia&incolla dei mass media …
    E comunque è incredibile che nessuno, dico NESSUNO, si scandalizzi della quantità enorme di informazioni coperte da segreto istruttorio (verbali, intercettazioni, registrazioni audio …) vengano VENDUTE alla stampa.
    Ok a perseguire per legge i blackblock … ma queste persone che all’interno dei tribunali sono lasciate libere (o forse incentivate ?) di dare a destra e a manca info riservatissime … non meriterebbero una condanna ancora più grave (visto che sono pure retribuite dal contribuente).
    Mi sorge il dubbio che questa non sia una emorragia, bensì l’ultimo ringhio di una giustizia malata che, non confidando più nemmeno sul successo del proprio operato, preferisce far anticipare il processo mediatico degli indagati piuttosto che quello civile e penale.
    Tanto vale che issino bandiera bianca … ci costerebbe meno ed i processi li vedremmo celebrare su qualche talk-show.
    Auguri povera e bellissima Italia.

    1. maria

      che Dante mi perdoni, ma ogni giorno di più stanno facendo diventare:
      “Ahi, serva Italia, di dolore ostello/nave sanza nocchiero in gran tempesta,/non donna di provincia, ma bordello”.

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