L’alba della battaglia per una “scuola pubblica non di Stato”
Il contributo determinante del Movimento Popolare al superamento dell’impostazione monopolistica statale dell’educazione in Italia, verso la parità scolastica
Il contributo determinante del Movimento Popolare al superamento dell’impostazione monopolistica statale dell’educazione in Italia, verso la parità scolastica
Quando Morra invitò Cl a pretendere «pluralismo nelle scuole per superare l’egemonia antidemocratica liberal-radicale e marxista; pluralismo di scuole per dare alle famiglie reale possibilità di scelta»
Dopo Del Noce, tocca a Gianfranco Morra denunciare l’azione omologante prodotta dal «disegno socialtecnocratico» egemone nella scuola italiana. Correva l’anno 1976
La lezione di monsignor Manfredini nel 1976 davanti a un movimento di fedeli uniti dall’urgenza di difendere «l’incidenza dell’evento di Cristo sulla storia del mondo»
La formidabile e impietosa critica del grande filosofo al «mito antifascista», che estendendo il concetto di fascismo a qualunque avversario è divenuto perfetto strumento «reazionario» in mano al potere
La parole con cui il grande Del Noce nel 1976 profetizzò la «collusione qui in Italia tra il laicismo radicale, proprio della borghesia progressista, e il comunismo»
Con la sua relazione al secondo convegno di Cl sulla scuola nel 1976 il grande filosofo anticipò le sue celebri tesi sul rischio di una resa della Chiesa all’egemonia gramsciana
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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