Forse qualcuno tra i progressisti ha capito che la martellante campagna su eutanasia e gender interessa solo una minoranza, e non quello che si chiamava una volta "popolo della sinistra"
«Partigiani si nasce, e non si smette di esserlo». Dopo il congedo di Verdelli, la parabola di un quotidiano che ha "esaurito la sua spinta propulsiva", direbbe Scalfari
Paura, risentimento, emergenza, catastrofe incombente. Sono questi gli umori che prevalgono in Parlamento e dai quali emergerà il nuovo presidente della Repubblica
Mettete Zagrebelsky e Rodotà al posto di Dossetti e Scalfaro, Grillo al posto di Borrelli, Travaglio al posto di Scalfari, e siamo ancora all’aprile 1994. Riuscirà il leader del Pd a "fare le cose" che non è riuscito a fare Berlusconi?
Le ipotesi: alla Giustizia Livia Pomodoro, alla Cultura Roberto Saviano, allo Sviluppo economico uno tra i due "rivali" Vittorio Colao o Franco Bernabé. Rifiuti da Lucrezia Reichlin, Barca e Prodi
In un'intervista al nostro settimanale, l'ex premier raccontò di essere stato contattato da D'Alema nel 2010 e che «diverse persone mi mi prospettarono ipotesi che mi coinvolgessero»
Che la linea sia quella del sindaco di Firenze o quella di Enrico Letta, il partito è condannato a morire democristiano. Alcune (semi)serie ragioni per considerare una scissione post-comunista