Il vescovo siro-ortodosso di Aleppo, Youhanna Ibrahim, e quello greco-ortodosso di Aleppo e Iskanderun, Boulos al-Yazij, sono stati bloccati alla periferia di Aleppo.
Ora ci sono le prove, nella parte di Aleppo dominata dai ribelli vige la sharia. «Applichiamo la legge islamica ma siccome siamo in tempo di guerra le pene più dure sono sospese».
Yohannes A. è stato trucidato da un gruppo di ribelli, estremisti islamici, su un pulmino mentre si dirigeva ad Aleppo. La comunità armena: «Ucciso in odium fidei».
Parla l'arcivescovo di Aleppo degli armeni cattolici, Boutros Marayati: «Siamo al centro di una guerra, ma la viviamo come se fossimo al buio. Ci chiediamo solo quando e come tutto questo finirà».
In un video diffuso su internet, 13 gruppi di ribelli islamisti di Aleppo misconoscono i rappresentanti del popolo siriano riconosciuti dalla comunità internazionale: «Noi siamo d'accordo all'unanimità per instaurare uno Stato islamico».
Testimonianza scritta di un sacerdote greco cattolico: «I nostri quartieri sono quotidianamente oggetto di bombardamenti e dei tiri dei cecchini fra i ribelli».