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Su L’informale Daniel Pipes dice: «Il governo degli Stati Uniti ha tentato e realizzato qualcosa di unico nel 1945, quando ha deciso di non saccheggiare i suoi avversari sconfitti ma di ricostruirli a propria immagine, un’eredità di cui giapponesi, tedeschi, italiani e altri continuano a godere. Ma quella era una circostanza speciale di guerra totale e vittoria totale che lasciava i vincitori trionfanti con un’ideologia da diffondere e i perdenti affannati per la loro sopravvivenza. Tali condizioni non hanno retto con gli sforzi più recenti, ad esempio in Afghanistan e in Iraq. Appoggio lo sforzo di diffondere la democrazia, ma desidero limitarlo a opportunità reali, non sempre e non ovunque. Nella maggior parte delle situazioni, dovrebbe essere esercitato sotto gli auspici di un uomo forte dalla mentalità democratica che può, come Ismet Inönü in Turchia o Chiang Kai-shek a Taiwan, introdurre la democrazia per un periodo lungo».
Per un periodo dopo il 1992 gli americani si sono conv...
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