
Si può falsificare un rapporto sui diritti umani? Il caso Stati Uniti-Oman

A che cosa servono i rapporti sui diritti umani? Non a informare sul reale stato dei diritti in molti paesi del mondo, ma a fare politica estera. È quanto emerge da un’indagine esclusiva dell’agenzia Reuters, secondo la quale gli Stati Uniti hanno prima assegnato un punteggio all’Oman e poi l’hanno migliorato per non mettere nei guai un vecchio alleato nel Golfo.
TRAFFICO DI ESSERI UMANI. Il rapporto in questione è il Tip, è stilato ogni anno dal dipartimento di Stato americano e riguarda il traffico di esseri umani. Ad aprile, lo staff che si occupa del rapporto ha raggiunto un consenso per declassare il Sultanato dal “Livello 2” al “Livello 2 Watch List”, a causa «dell’elevato numero di vittime o del numero di vittime crescente in modo significativo a causa del traffico di esseri umani». La differenza è significativa visto che si tratta del gradino sopra la soglia che fa scattare le sanzioni da parte degli Stati Uniti. I paesi che per due anni consecutivi rimangono nel “Livello 2 Watch List”, infatti, passano automaticamente al “Livello 3”, dove si trovano ad esempio regimi come la Corea del Nord.
RAPPORTO SOSPESO. Il documento doveva essere pubblicato come sempre in giugno, ma quest’anno è stato messo in stand-by in modo inusuale dai consiglieri del segretario di Stato John Kerry, riferisce Reuters. «L’Oman era l’unico paese lasciato in sospeso», rivela all’agenzia una fonte interna al dipartimento di Stato che ha preferito rimanere segreta. Secondo una fonte diplomatica occidentale, inoltre, «Kerry protegge l’Oman perché ha un ottimo rapporto personale con il loro ministro degli esteri, Yusuf bin Alawi, e non vuole vedere il paese declassato».
FAVORE RICAMBIATO. Quando il 27 luglio il rapporto è stato pubblicato, con cinque settimane di ritardo, l’Oman si è ritrovato nel “Livello 2”. Il dipartimento di Stato ha ribadito che non c’è stata nessun irregolarità, che il processo è «integro» e che la politica non c’entra con il rapporto, che si basa solo ed esclusivamente sul reale stato dei diritti umani nei paesi presi in esame. Secondo l’agenzia americana, però, Kerry avrebbe ricambiato un favore. È il sultano dell’Oman Qaboos, infatti, che nel 2012 ha organizzato contatti segreti tra Stati Uniti e Iran, quelli che hanno portato ai primi colloqui formali tra i due paesi dopo la rivoluzione islamica del 1979. Anche l’accordo nucleare “storico” di luglio, ottimo per la legacy del presidente Barack Obama, è stato facilitato dall’azione diplomatica dell’Oman.
LAVORO FORZATO E ABUSI. Il Sultanato resta però uno dei paesi peggiori quando si parla di traffico di esseri umani. I lavoratori immigrati, infatti, godono di pochissimi diritti e vengono sfruttati come accade anche in Qatar o Arabia Saudita. Il lavoro forzato nel paese non è una novità, così come gli abusi sessuali delle lavoratrici.
Foto Ansa
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6 commenti
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Spero che la redazione abbia verificato le fonti e sopratutto spero che il giudizio finale sia stato copiato da altro sito.
Risiedo in Oman e lavoro nel campo delle risorse umane: accostare le condizioni di lavoro dell’Arabia Saudita e Qatar all’Oman significa parlare e scrivere senza cognizione di causa.
Dal 2016 sara obbligatorio per il datore di lavoro omanita garantire assicurazione sanitaria al dipendente ad è sempre
In seconda battuta le condizioni di lavoro non sono eccezionali, ma non sono certo lavori forzati come a doha e riad
Attenzione ai pregiudizi e ai giudizi avventati giusto per scrivere qualche riga in piu ad un articolo
Siamo grandi dai e non sciocchi… Non sorprendiamoci che la politica tocchi anche un report sui diritti umani
“…Non sorprendiamoci che la politica tocchi anche un report sui diritti umani”
Per non essere sciocchi bisogna anche chiedersi se questa “politica” è la stessa che ha permesso all’Onu di mettere l’Arabia Saudita a capo della Commissione per i Diritti Umani.
Sempre se non si vuole essere sciocchi, sarebbe giusto il caso di chiedersi se non sia il caso di cambiarle nome, a questa “politica”.
Per esempio, “barzelletta” suona meglio.
Certo che un rapporto si può falsificare. Basta avere i falsari giusti. Alla Casa Bianca c’è uno dei massimi esperti mondiali.
Secondo gli standards dei politici americani , Paesi come Oman, Qatar,Arabia Saudita, Malesia,Pakistan,Brunei,ecc sono all’avanguardia per quanto riguarda i diritti civili, vero Barack ?