Senato, riprende l’esame degli emendamenti. Renzi: «Qualcuno fa ostruzionismo per bloccare le riforme»

Di Chiara Rizzo
22 Luglio 2014
Riforme costituzionali, via all'esame delle prime 3 mila proposte di modifiche su 7.850. Zanda: «Con questi ritmi non finiremo per il 2014»

Alle sedici riprende a Palazzo Madama l’esame delle riforme costituzionali, quella del Senato e quella del Titolo V della Costituzione. In questi primi giorni si discute sulla riforma dei primi 3mila emendamenti sui 7.850 presentati.

ZANDA: «CON QUESTI RITMI NON FINIREMO NEL 2014». Un voluminoso testo con proposte di modifica degli articoli pesa non solo fisicamente su ogni banco del Senato, ma anche metaforicamente, con le migliaia di emendamenti che rischiano di rallentare notevolmente il percorso in Aula delle riforme. L’allarme lo ha dato il capogruppo del Pd Luigi Zanda: «Con questo ritmo il provvedimento non potrebbe essere approvato nemmeno entro il 2014. Ci vuole accortezza, ma il processo deve portare a un risultato. Abbiamo un mandato e prevede che esaminiano con una fattività che comporta alla fine una decisione. In questo modo non si può andare avanti».

RENZI: «LORO FANNO OSTRUZIONISMO, NOI CREIAMO LAVORO». Anche il premier Matteo Renzi, a distanza, ha deciso di intervenire dopo le accuse lanciategli quasi quotidianamente da Beppe Grillo sul proprio blog di una deriva autoritaria proprio per via delle riforme costituzionali (accuse rigettate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano). Oggi su Facebook Renzi ha replicato: “Da un lato chi con l’ostruzionismo prova a bloccare l’Italia e le riforme chieste dalla maggioranza dei cittadini. Dall’altro chi si occupa di creare posti di lavoro e pensa alle famiglie, offrendo una speranza per l’Italia di domani. Avanti, senza paura”. E poi via twitter: “Mentre loro fanno ostruzionismo per provare a bloccare il cambiamento, noi ci occupiamo di posti di lavoro”.

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