Secondo gli analisti governativi di Prevent, il celebre polemista conservatore, al pari di Tolkien, Orwell e Burke, potrebbe spingere qualcuno nelle fila degli estremisti, così come accade coi musulmani che ascoltano Bin Laden
Greta, l'Onu e gli Articolo 31 ci avevano avvisato, la fine del "nostro" mondo vizioso è vicina. Prepariamoci a espiare trincando smart water, davanti ai mondiali in Arabia Saudita, donando pasti veg ai disobbedienti e facendo ciao ai lupi dalla finestra
Il governo britannico ha bloccato la riforma, che avrebbe aperto a rischi concretissimi di abuso. La Scozia insorge ma una cosa è neolingua, altro è spianare la strada al “turismo di genere” e cancellare ogni forma di tutela di donne e minori
L’Ordine degli psicologi dell’Ontario condanna il celebre psicologo a un corso di formazione obbligatoria sulla comunicazione. La sua colpa? Avere a cuore «quisquilie come la libertà di credo, coscienza, parola»
Intervista a Jules Boutros, il vescovo più giovane del mondo: «Nessuno in Libano muore di stenti, le vere piaghe sono rabbia e depressione. Ecco perché serve la fede dei cristiani»
Davvero l’Ungheria è la tomba dei diritti? E se Orbán è realmente l’«autocrate» condannato da mezza Europa, perché in patria gode di un consenso enorme? Vizi e virtù (e furbizia) dell’uomo che ha osato strappare l’egemonia alla fallimentare sinistra post-sovietica
Politici e studenti scendono in piazza per i diritti transgender e contro il governo dei nemici del ddl Zan. Senza curarsi di cosa è accaduto dove self-id e e carriera alias sono diventati legge e propaganda
La caccia al fragile utile a ogni battaglia ideologica continua. Davvero i giornalisti pensano di fare il bene di Riccardo/Marco nel reclutarlo come vittima, santino e issarlo come bandiera della carriera alias?
Stati Uniti al voto l'8 novembre per le elezioni di midterm. A forza di polarizzare tutto sull'opposizione all'ex presidente, i progressisti Usa si sono radicalizzati perdendo la "middle America"
Guardare Teheran e denunciare maschi ancestrali e femminicidi in Italia. I parallelismi imbarazzanti dei vip abituati alla call-to-action permanente sull'allarme democratico e il babau illiberale