Renzi: «Mercoledì Job act, scuola e il piano casa»

Di Chiara Rizzo
05 Marzo 2014
Il premier in visita ad una scuola elementare e media siciliana: «Bambini, siete voi la "grande bellezza"»

Il Matteo Renzi che parla da Siracusa annuncia una settimana prossima con i fuochi d’artificio: «Mercoledì prossimo non farò la consueta tappa in giro per l’Italia ad ascoltare le realtà locali perché ho in programma una corposa conferenza stampa a Roma in cui annunceremo finalmente una serie di provvedimenti: presentiamo il jobs act, gli interventi sulla scuola e gli interventi per il piano casa. Ci sono 2 miliardi di euro pronti per l’edilizia scolastica» ha detto il premier parlando ad alcuni degli amministratori siciliani incontrati oggi. A Siracusa Renzi ha incontrato gli alunni della scuola elementare e media Raiti, intitolata ad un carabiniere ucciso nella strage della circonvallazione di Palermo nel 1982. Incontrando gli 800 alunni, fra i quali ci sono 40 bambini disabili, il premier ha detto «Siete voi la grande bellezza». Poi il premier ha incontrato alcuni imprenditori e rappresentanti sindacali della zona.

L’INSEGNANTE PRECARIA. Nella scuola Raiti, Renzi dopo aver parlato con i bambini ha ascoltato alcuni insegnanti, in particolare una di loro, Simona, gli ha citato il suo stesso caso come testimonianza di una piaga diffusa: «Sono una maestra precaria da 15 anni». La risposta del premier: «Dal vostro lavoro ripartirà l’Italia. È il momento più difficile da 30 anni a questa parte per chi perde il posto di lavoro. Dobbiamo cercare di fare uno sforzo vero. Che la scuola italiana torni ad essere la patria della bellezza e della cultura». Poi salutando i bambini ha aggiunto: «Mi avete chiesto: preparaci un futuro. Il futuro cerchiamo di prepararlo insieme a voi e ai vostri insegnanti. Torno a Roma felice perché so di poter contare sui bambini di Siracusa». I bambini avevano accolto il premier con una piccola “scenografia” realizzata da loro, palloncini pieni di biglietti con i loro desideri fatti alzare in volo e una scritta dedicata alla celebre frase di Martin Luther King, “I have a dream”. Renzi ha risposto commosso: «Sappiate che la grande bellezza è dentro di voi ma niente può scalfire quello che siete. Siete importanti e siete la grande bellezza dell’Italia, che deve riscoprire la bellezza proprio nei volti di ciascuno di voi».

AI SINDACI: «SCATENATEVI». Renzi, a piedi, si è quindi spostato verso il municipio dove ha incontrato una delegazione di sindaci, imprenditori e sindacati. Il premier ha lanciato un invito ai sindaci, quello di «scegliere una scuola per avviare i lavori di adeguamento», visto che il bando scade tra dieci giorni. «Un comune dopo le autorizzazioni per seguire tutte le procedure necessarie impiega oltre 8 mesi per fare la gara. In attesa di ricorsi Tar e sospensione: lavorano più gli avvocati che le amministrazioni» ha ribadito il premier. Ai sindaci che chiedevano di non fare un “salva Roma” ma un «decreto che salvi tutti gli 8mila comuni d’Italia», Renzi ha risposto annunciando: «Siamo pronti per presentare provvedimenti economici molto importanti. Mercoledì presenterò il piano casa: non ce la facciamo venerdì, lo stiamo rivedendo. E presenteremo anche il Jobs act e le misure per la scuola, misure che mettiamo tutte insieme per non incatenare i sindaci, ma scatenarli. Ci sono 2 miliardi di euro pronti per l’edilizia scolastica. Bisogna rilanciare l’efficientamento energetico della scuola perché si possa spendere meno in bollette e dare una corsia preferenziale ai soldi per la scuola, perché si spendano con tempi più serrati di quelli previsti dalle norme vigenti. L’ambizione di partire dalla scuola però non è solo un investimento di natura edilizia ma di natura educativa e culturale fondamentale: serve a riconnettere il rapporto tra cittadini e istituzioni».

I FONDI PER IL MEZZOGIORNO. Agli imprenditori, Renzi ha ribadito un concetto già espresso anche agli amministratori locali: «Siccome lo spazio per farcela c’è vi invito a non cedere alla rassegnazione e vi garantisco che il Governo sarà vostro compagno di strada. Dobbiamo tornare a crederci insieme, l’Italia non ha finito il proprio tempo, ma vedo clima di rassegnazione e trovo difficoltà». Il premier ha aggiunto che «La questione dei fondi europei riguarda tutto il Paese ma al Sud ci può essere la possibilità di intervenire». Ha quindi chiesto agli imprenditori di stendere un report di interventi che ritengono urgenti e inviarglielo: «Da qui al 31 di marzo noi aspettiamo la vostra documentazione punto per punto, molto chiara, su questioni locali in cui c’è scritto ad esempio perché un dato intervento è bloccato».

«SUL SENATO MI GIOCO TUTTO». Parlando con gli imprenditori Renzi è tornato sul tema delle riforme istituzionali: «Sul Senato mi gioco la vittoria della mia scommessa. Se non saremo in grado di farla avremo perso anche se l’economia riparte. Ridurre il numero dei parlamentari è importante non tanto dal punto di vista economico quanto da quello simbolico. La politica deve dare il buon esempio. Non si può cambiare un Paese se non si inizia dalla politica e dalla pubblica amministrazione. O noi riusciamo a eliminare il Senato, come lo conosciamo adesso, o non avremo fatto il cambiamento di cui c’è bisogno. Certo che ho rispetto del Senato, e proprio per questo rispetto penso che l’attuale conformazione del bicameralismo perfetto costituisca un freno per l’Italia. Si ha rispetto per le istituzioni non se si prova a imbalsamarle in un formalismo retorico, ma se si prova concretamente ad adeguarle alla vita reale delle persone».

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.