Ci sono due buoni motivi per vedersi ‘Ray’: il primo è che Jamie Foxx è un fenomeno. Riesce a essere credibile nei panni difficili di Charles, recitando a occhi chiusi. Il secondo è che Ray è una biografia ufficiale ma sincera, per affrontare la quale il regista Taylor Hackford non ha nascosto luci e ombre del vero Ray. Il risultato è un film coinvolgente, forse un po’ troppo lungo, con una grande colonna sonora e con al centro, per una volta tanto, non un personaggio di cartapesta, ma un uomo.
di T. Hackford, con J. Foxx, K. Washington
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241
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Emanuele Boffi