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È un istante. Attorno a Ferragosto, accade poco prima delle sei del mattino. La sveglia ha suonato, dobbiamo partire. Apro la finestra in questo piccolo paese della Gallura. Modeste case allineate, cortili, tetti, colline all’orizzonte. Un paese mediterraneo, simile a tanti. Ma in questo istante l’aurora lascia una striscia rosso porpora nel cielo, tanto ardente da togliere il fiato. La luna, in alto, impallidisce e deve andare.
In verità è ancora notte, l’ultimo fiato della notte: i lampioni, ancora sono accesi. In strada, nessuno. (Forse qualche gatto tiratardi, che silenziosamente rincasa).
L’attimo va colto: fra pochissimo sarà finito. Si apriranno gli scuri delle case, e i fiori viola delle bouganvillee ai balconi. Ma vorresti sapere fissare nel cuore questo largo orizzonte che dall’indaco vira al rosso e al rosa. Quel punto di scarlatto, soprattutto, che ti fa pensare al sangue. Vorresti essere capace di serbare questo silenzio c...
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