Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Quale sarà il futuro dell’Italia con Monti? Basta guardare l’Irlanda

La cura da cavallo che il premier Mario Monti ha cominciato a somministrare all'Italia dove porterà il Bel paese? Non serve la sfera di cristallo, basta guardare l'Irlanda che per seguire Bruxelles e tornare competitiva sui mercati internazionali paga con disoccupazione al 14,5%, emigrazione e continui tagli al welfare

Rodolfo Casadei
07/12/2011 - 10:59
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

Che sarà dell’Italia fra un anno, quando si cominceranno a vedere i risultati della cura da cavallo a cui il governo Monti ha deciso di sottoporla per fermare l’attacco al suo debito sovrano, respingere lo spettro dell’insolvenza e salvare l’euro? L’Irlanda è molto più piccola del nostro paese, la sua non è stata una crisi di debito sovrano ma di fallimenti bancari e un anno fa il paese è stato costretto a chiedere un pacchetto di salvataggio alla Ue e al Fmi. Mentre l’Italia è stata costretta “solo” a cambiare governo. Ma il paragone si può fare perché anche l’Irlanda, come l’Italia di Monti, si è gettata a corpo morto in una politica di “svalutazione interna” per tornare competitiva sui mercati internazionali e cominciare a pagare i debiti accumulati. “Svalutazione interna”, per chi non lo sapesse, è l’espressione con cui le autorità europee di Bruxelles e di Francoforte indicano le misure di austerità con le quali, in mancanza della possibilità di svalutare la moneta nazionale (nessuno degli Stati aderenti all’euro ha questo potere), un paese recupera competitività diminuendo i suoi costi di produzione.

Nel secondo quarto di quest’anno il Pil irlandese è tornato a crescere (1,2 per cento rispetto allo stesso periodo di un anno fa) dopo tre anni di crescita negativa, le esportazioni a giugno segnavano un incredibile +24 per cento rispetto a dodici mesi prima e il tasso d’interesse sui bond decennali è sceso all’8,7 per cento dopo aver toccato un massimo del 14 per cento. Tuttavia il rapporto fra indebitamento pubblico e Pil ha continuato a peggiorare e il deficit annuale è ancora lontanissimo dal limite del 3 per cento (quest’anno sarà del 9-10 per cento). E soprattutto il prezzo è stato altissimo. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 14,5 per cento (era al 5 per cento solo tre anni fa) e resterà a questo livello anche l’anno prossimo; nonostante ciò i sussidi del welfare sono stati ridotti. I salari del settore pubblico sono già stati tagliati del 14 per cento in media, con punte del 30 per cento per gli alti dirigenti; è stato introdotto un regime fiscale sulle pensioni.

Nel settore privato il primo stipendio per i laureati è stato ridotto di un terzo. Il Pil ha conosciuto una contrazione del 12,5 per cento, e i consumi continuano a scendere: in ottobre risultavano inferiori di un terzo a quelli di un anno prima; si sono ridotti persino gli acquisti di scarpe e di testi scolastici. Come se tutto questo non bastasse, ieri il governo di Enda Kenny ha annunciato una nuova manovra per altri 3,8 miliardi di euro (per un paese il cui numero di abitanti è 13 volte inferiore all’Italia) fra nuove imposte e tagli di spesa che riguardano la sanità, gli assegni familiari e altre forme di protezione sociale. Fra le conseguenze della decrescita economica va conteggiata anche un’impetuosa ripresa dello storico fenomeno dell’emigrazione: quest’anno se ne sono andati dall’isola per cercare lavoro per lo più in Canada e in Australia 40 mila irlandesi, che si aggiungono ai quasi 30 mila dell’anno scorso. All’inizio si trattava soprattutto di studenti universitari e lavoratori delle costruzioni, ma rapidamente si sono aggiunti anche contabili, ingegneri, dentisti e altri professionisti qualificati, che portano con sé intere famiglie.

LEGGI ANCHE:

Manifestazione in Francia nel 2020 contro il terrorismo islamico dopo l'uccisione di Samuel Paty

È il jihadismo l’ideologia terrorista più pericolosa d’Europa

11 Agosto 2022
draghi

«Crisi? Non abbiamo ancora visto nulla. La politica cambi registro: meno protezione, più libertà»

1 Agosto 2022

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha lodato recentemente il primo ministro Enda Kenny definendolo «un esempio eccezionale», mentre il presidente francese Nicolas Sarkozy ha dichiarato che l’Irlanda sarebbe «quasi fuori dalla crisi». Gli irlandesi non sono d’accordo con tanto ottimismo, non si considerano un modello per lottare contro la crisi dell’euro e insistono che se l’Europa non farà qualcosa di più la ripresa irlandese si spegnerà rapidamente. L’Economic and Social Research Institute di Dublino ha recentemente scritto che «l’attuale situazione contiene elementi che ricordano le politiche applicate durante la Grande Depressione, quando una crisi montante fu affrontata con un’ortodossia che diede luogo a una grande povertà che si sarebbe potuta evitare». Con tutti i suoi sforzi, l’Irlanda si trova ancora a far fronte a un tasso d’interesse dell’8,7 per cento per i propri buoni decennali del Tesoro (era sceso al 7,4 per cento ma poi la tempesta valutaria l’ha rispedito in alto) che non sarebbe sostenibile se il paese non potesse contare sul pacchetto di salvataggio di 67,5 miliardi di euro ricevuto l’anno scorso.

E ormai è chiaro che il 2012 sarà un anno di recessione per la maggior parte dei paesi dell’Eurozona, cosa che mette a repentaglio la ripresa irlandese centrata essenzialmente sulle esportazioni. L’Irlanda ha attirato nell’ultimo anno più investimenti stranieri di quelli che hanno totalizzato insieme Francia e Germania, ma una recessione con tutta probabilità li allontanerebbe di nuovo. Già prima di questa svolta negativa il rapporto debito pubblico/Pil era proiettato al 113 per cento nel 2013. Insomma, il destino di Dublino è appeso alle decisioni di Berlino e di Parigi, i sacrifici fatti finora non sono una garanzia di superamento completo della crisi. La lezione per l’Italia è molto chiara.

Tags: angela merkelcrisicuraenda kennyirlandaItaliamanovramario montinicolas sarkozy
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Manifestazione in Francia nel 2020 contro il terrorismo islamico dopo l'uccisione di Samuel Paty

È il jihadismo l’ideologia terrorista più pericolosa d’Europa

11 Agosto 2022
draghi

«Crisi? Non abbiamo ancora visto nulla. La politica cambi registro: meno protezione, più libertà»

1 Agosto 2022
Il premier italiano Mario Draghi

Johnson cade, Macron è debole, Draghi traballa. E Putin gongola

15 Luglio 2022
Mattia Santori agli stati generali sulla cannabis al Garden Senato, 8 Luglio 2022.

Finalmente abbiamo capito Mattia Santori

12 Luglio 2022
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, insieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen

L’Unione Europea non vuole far entrare l’Ucraina nel club, ma non può dirlo

20 Maggio 2022

Dove sta andando l’Europa? E dove l’Italia?

20 Maggio 2022
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Il centro è troppo ristretto per diventare l’ago della bilancia
    Lodovico Festa
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il cardinale Jozef Tomko, collaboratore di sette papi
    Angelo Bonaguro
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Pian della Tortilla, Novella degli scacchi, Le campane di Nagasaki
    Miber
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il samizdat slovacco che parlò di Cl negli anni Ottanta
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Amici e lettori in Sardegna, sabato a Sassari si ricorda Luigi Amicone

11 Agosto 2022
Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist