Perché l’incontro tra Putin e Xi rappresenta una minaccia «senza limiti»

Di Leone Grotti
04 Febbraio 2022
Il presidente russo è il primo capo di Stato che il leader cinese incontra da due anni a questa parte. Il rafforzamento dell'alleanza tra i due paesi è una cattiva notizia per l'Ucraina e Taiwan
Vladimir Putin, presidente della Russia, incontra il leader della Cina Xi Jinping

Vladimir Putin, presidente della Russia, incontra il leader della Cina Xi Jinping

Il leader della Cina Xi Jinping non esce dal paese da due anni, da quando è scoppiata la pandemia di Covid-19, e da allora non incontra di persona capi di Stato stranieri. Il primo è Vladimir Putin, volato a Pechino in occasione della odierna cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Il colloquio tra i due presidenti, nel bel mezzo della crisi in Ucraina, non è certo passato inosservato. Anche perché, in un comunicato congiunto, i due leader hanno definito le relazioni tra i rispettivi paesi «senza limiti» e hanno condannato l’atteggiamento della Nato che «fomenta l’instabilità».

Putin ha bisogno della Cina per l’Ucraina

Putin, che giovedì ha anche scritto un editoriale per la Xinhua, ha più che mai bisogno della Cina in questo momento. Non solo perché è il principale partner commerciale della Russia (l’interscambio ha raggiunto il record di 147 miliardi di dollari nel 2021), ma perché potrebbe aiutare il Cremlino nell’eventualità che la situazione al confine con l’Ucraina degeneri.

Se Mosca entrasse in territorio ucraino e l’Occidente applicasse pesanti sanzioni economiche come promesso da Joe Biden, Pechino potrebbe aiutare l’alleato. Come ipotizzato dalla Bbc, il Dragone potrebbe fornire sistemi alternativi di pagamento, prestiti per le banche e le aziende russe, aumentare l’acquisto di petrolio e gas. Ovviamente, è molto più semplice dichiarare che l’Occidente deve prendere in considerazione le preoccupazioni di Mosca riguardo a un allargamento della Nato, come sta facendo ora, che sostenere concretamente la Russia ma lo scenario non è da escludere.

Xi ha bisogno della Russia

Anche Xi Jinping ha i suoi interessi a rinsaldare i rapporti con Putin. Innanzitutto la pressione dell’esercito russo al confine con l’Ucraina tiene impegnata la Nato lontana dal Pacifico e divide il fronte europeo, per niente convinto di andare allo scontro con Mosca. Inoltre, un’eventuale invasione russa, che al momento la Cina sembra tra l’altro non appoggiare affatto, servirebbe da test: dopo essersi ritirati dall’Afghanistan, quanto sono davvero interessati gli Stati Uniti a infilarsi in un nuovo conflitto lontano migliaia di chilometri?

Il modo in cui gli Usa risponderanno a questo test potrebbe avere notevoli ripercussioni per il destino di Taiwan. Che la Cina voglia conquistare l’isola non è un mistero: il proposito è costantemente ribadito sia da Xi, sia dagli editoriali del Quotidiano del popolo, come anche dalle ripetute incursioni dei jet cinesi nello spazio aereo di Taiwan. Secondo Jin Canrong, influente docente di Studi internazionali della Renmin University, Pechino potrebbe agire entro il 2027. Quell’anno, infatti, il regime cinese festeggerà i 100 anni dalla fondazione dell’Esercito popolare di liberazione. Quale modo migliore di celebrare la potenza militare della Cina se non con un intervento su vasta scala per riaffermare «l’integrità territoriale» del Dragone, come è solito sottolineare Xi?

L’Ucraina è un test per Taiwan

Secondo il professore, Pechino è in grado di assicurarsi il controllo di Taiwan in una settimana e Taipei va ripetendo da mesi che a partire dal 2025 la Cina avrà tutte le capacità logistiche e militare per sferrare l’attacco. Come reagiranno allora gli Stati Uniti? Non è chiaro, anche se, come dichiarato da Bonnie Glaser, direttore del programma asiatico del German Marshall Fund, «la Cina non è la Russia e Taiwan non è l’Ucraina. Washington sa che Taiwan conta molto di più dell’Ucraina». Non è detto perciò che la reazione di Biden a un’eventuale incursione in territorio ucraino da parte di Putin sarà la stessa di un’analoga mossa di Xi Jinping.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.