
Primarie Pd a Palermo: vince Ferrandelli (e Lombardo), perde Bersani
Ormai c’è più suspense nelle primarie del pd che in tutta la filmografia di Hitchcock. A Palermo Rita Borsellino, data per vincente, ha perso le primarie per la corsa a sindaco di Palermo, 9084 voti contro i 9942 di Fabrizio Ferrandelli, ex capogruppo Idv in Consiglio comunale, appoggiato dall’ala Pd che fa riferimento al presidente della Regione Raffaele Lombardo.
Terzo il “rottamatore” Davide Faraone (7.975) appoggiato da Matteo Renzi. Un vero testa a testa, tra la sorella del magistrato ucciso a via D’Amelio, sostenuta dai vertici di Pd, Idv e Sel, e le frange del Pd locale che hanno sfidato la direzione nazionale. Lo staff della Borsellino ha formalizzato le accuse a proposito di brogli elettorali in una conferenza stampa, e ha chiesto il riconteggio delle schede (che riprenderà oggi pomeriggio). Ferrandelli è sostenuto dal pezzo del Pd che fa riferimento al senatore Beppe Lumia, e al capogruppo all’Assemblea regionale Antonello Cracolici.
Ieri sera, su Twitter, man mano che uscivano i risultati degli spogli, i commenti di politici e giornalisti si sono sprecati. Col senno di poi, il Pd ha sbagliato? Doveva sostenere Faraone e mettere all’angolo Ferrandelli? Le primarie nazionali sono sempre più improbabili? In tale caos, tutto locale, quel che è certo è che Pierluigi Bersani ha ricevuto un durissimo schiaffo. Lo rimarca il giornalista del Corriere della Sera Fabrizio Roncone: «altro grave errore di Bersani. Punto». Anche il direttore di Europa Stefano Menichini ironizza sullo scarto minimo con cui Ferrandelli ha staccato l’avversaria: «Ci vorrà saggezza per gestire il risultato. Ma Saggezza è di centrosinistra?». Lapidario Marco Campione (Pd): «Comunque vada a Palermo, solo una preghiera: non fatene un’altra Napoli». A gamba tesa sul segretario anche Mario Adinolfi (ex Pd): «Pensa che bello se il Pd avesse sostenuto a Palermo l’unico candidato iscritto al Pd. Ah, ma era giovane, era amico di Renzi. Quanta miopia». Di tutt’altra opinione il giornalista del Fatto quotidiano Luca Telese: «Le primarie sono una radiografia: in Italia fanno vincere outsider virtuosi, in un pezzo di sud svelano l’inquinamento». Si sprecano sul social network battute come: «La soluzione per la crisi dell’Inter? Fare le primarie contro il Pd, vinciamo sicuro!» o «L’ultima speranza dei democratici russi per far perdere Putin: chiedere al Pd di organizzare le primarie».
Per comprendere i giochi di potere interni al Pd siciliano basta leggere le dichiarazioni del senatore Beppe Lumia (anch’egli sostenitore di Ferrandelli). «Noi a Palermo avevamo detto: scegliamo Ferrandelli ed escludiamo le scelte romane. Sarà Bersani a valutare lo stato di salute del partito. Noi ascolteremo la base e decideremo se dobbiamo chiedere le dimissioni oppure no. Ma certo i segretari nazionali che hanno sbagliato questa scelta (oltre a Bersani, Di Pietro e Vendola) riflettano e facciano il bene del proprio partito. Devono assumersi la responsabilità migliore che comporta una scelta sbagliata fatta a Palermo. Noi valuteremo qual è la responsabilità migliore».
Il vincitore delle primarie sembra essere proprio Lombardo, e i centristi del Pd a favore dell’Mpa. Secondo indiscrezioni, grazie a un accordo sottobanco, da una parte Antonello Cracolici (capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana) e Lumia, dall’altro Mpa e Fli si sarebbero recati a votare alle primarie del centrosinistra per affossare Rita Borsellino. E il segretario del Pd siciliano Giuseppe Lupo, che aveva sostenuto Rita Borsellino? Deve dimettersi: «Non sono un tagliatore di teste, ma tragga le dovute conseguenze dal risultato delle primarie» ha detto Cracolici. «Domenica è convocata l’assemblea regionale del partito per discutere la mozione di sfiducia presentata a prescindere dalle primarie, speriamo di non tenerla e che prima succeda qualcosa».
twitter: @SirianniChiara
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