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La preghiera del mattino

Perché tifare per Draghi al Consiglio europeo e Rutte alla Nato

Di Lodovico Festa
29 Febbraio 2024
Le persone giuste per il necessario cambio di rotta di Bruxelles (e Francoforte), il clima nuovo in Europa nei confronti dei conservatori, lo spazio politico ipotizzabile per la Meloni. Rassegna ragionata dal web
Incontro a Palazzo Chigi tra Mario Draghi e Mark Rutte, all’epoca rispettivamente presidente del Consiglio italiano e primo ministro olandese, 7 aprile 2022
Incontro a Palazzo Chigi tra Mario Draghi e Mark Rutte, all’epoca rispettivamente presidente del Consiglio italiano e primo ministro olandese, 7 aprile 2022 (foto Ansa)

Sul Sussidiario Giulio Sapelli scrive: «Insomma, tutto è pronto per rieleggere la Von der Leyen, ma con i voti un tempo ritenuti calamitosi e poco chic dei conservatori, ossia delle destre lepeniste, teutoniche e spagnole che si ritenevano un tempo non autorizzate (ma da chi?) a varcare la soglia delle salette e delle lounge della burocrazia celeste. Orbán non solo non sarà un problema, ma non lo sarà più perché completamente ininfluente in futuro».

Leggendo le cronache politiche delle singole nazioni raccolte dall’Unione Europea si costata come l’area cosiddetta conservatrice, depurata da varie scorie inaccettabili ora pararazziste ora putiniane, potrebbe essere indispensabile per gestire una nuova fase di integrazione del Vecchio Continente.
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Su Formiche Angelo Panebianco dice: «L’interesse di Meloni è che si crei una maggioranza Ursula che abbia “bisogno” di un suo apporto. In questo modo lei potrebbe fungere non solo da “stampella” della maggioranza, ma assumere...

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