Passa la manovra con 314 sì, ora è legge. Tutte le misure – RS

Di Redazione
15 Settembre 2011
Passa la manovra con 314 sì. L'Iva cambia dal 20 al 21%, per un guadagno di 12 miliardi; aliquota unica del 20% su tutte le rendite finanziarie; stretta sull'evasione fiscale; i contratti aziendali potranno derogare a quelli nazionali; contributo di solidarietà per redditi oltre i 300 mila euro; dal 2014 innalzamento progressivo dell'età pensionabile per le donne

Il decreto da 53,3 miliardi che corregge i conti dello Stato diventa legge alle otto di sera con 314 sì e 300 no, dopo settimane di battaglia tra governo, opposizioni e sindacati. Pd e Terzo Polo hanno protestato contro la manovra, ritenendola irresponsabile e inutile, fuori dal Parlamento si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia.

Le misure approvate: “1) Iva: l’Iva ordinaria passa dal 20% al 21%. Si applica a tutti i beni e servizi diversi dai generi di prima necessità. Il gettito previsto è di oltre 12 miliardi.
2) Risparmio: La manovra introduce una aliquota unica del 20% su tutte le rendite finanziarie, tassate in precedenza 12,5% o al 27%. Restano esclusi i titoli di Stato.
3) Previdenza: Viene anticipato di due anni l’aumento progressivo dell’età pensionabile per le donne, che viene portata da 60 a 65 anni. Il percorso inizierà nel 2014 per concludersi nel 2026.
4) Licenziamenti: I nuovi contratti aziendali o territoriali potranno derogare ai contratti nazionali e allo Statuto dei lavoratori, con l’accordo tra impresa e sindacati. La deroga vale anche per i licenziamenti, a eccezione di quelli discriminatori” (Corriere, p. 15).

“5) Contributo: Il Consiglio dei ministri ha innalzato a 300 mila euro la soglia oltre la quale scatta il contributo di solidarietà. Si applica sulla quota di reddito eccedente questa cifra. L’aliquota è del 3% e sarà applicata da quest’anno fino al 2013.
6) Dipendenti pubblici: Ripristinato per i dipendenti pubblici il prelievo sugli stipendi, al posto del contributo di solidarietà. Chi guadagna più di 90 mila euro subirà una decurtazione del 5% che sale al 10% sopra i 150 mila euro di reddito.
7) Evasione: I comuni saranno coinvolti nella lotta all’evasione fiscale e avranno il 100% di quanto recuperato. L’agenzia delle entrate potrà controllare preventivamente i conti correnti” (Corriere, p. 15).

“8) Redditi: I Comuni pubblicheranno online i dati di reddito aggregati per categorie, così i contribuenti manterranno l’anonimato.
9) Liquidazioni: I dipendenti pubblici che optano per il pensionamento anticipato dovranno attendere due anni per avere dallo Stato la liquidazione.
10) Controlli: Inasprimento delle pene per i grandi evasori fino al carcere. Se sono stati evasi oltre 3 milioni o l’evaso è oltre il 30% del fatturato non ci sarà sospensione della pena” (Corriere, p. 15).

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