
Parigi accusa Scientology di «associazione a delinquere con finalità di truffa»
«Noi valorizziamo gli artisti come Tom Cruise e John Travolta». Così inizia il reclutamento nelle schiere di Scientology degli aspiranti creativi francesi. I celebri personaggi di Scientology erano usati come specchietti per le allodole. I nuovi adepti, sperando di raggiungere i traguardi dei propri beniamini, s’inserivano in un ciclo di vitamine, saune, test sulla personalità. Infine, l'”elettrometro” valutava la capacità “mentale” del soggetto. Sempre troppo scarsa. Iniziava così un altro ciclo di interventi volti a rendere il futuro artista un genio. Senza risultati.
Questa è la storia di alcune persone coinvolte nello scandalo francese di Scientology. La Corte d’appello di Parigi ha condannato due sedi storiche della setta a un pagamento totale di 600 mila euro per «associazione a delinquere con finalità di truffa». Quattro membri del ramo francese sono stati condannati a due anni di arresto con condizionale che varia dai 10 ai 30 mila euro. Non è tardata la risposta della setta: è un «errore giudiziario» che mina la libertà religiosa garantita dal 1905. I seguaci gridano allo scandalo.
Ma le schermaglie tra Parigi e Scientology non hanno radici recenti. È il 1998: cinque francesi denunciano la setta per estorsione di denaro. Il procedimento, bloccatosi dopo 8 anni, si è riaperto nel 2009 quando Scientology ha chiesto alla Corte d’appello 1 milione di euro di danni, senza risultato. La decisione della corte d’appello di ieri, invece, potrebbe aprire la strada verso la dissoluzione definitiva della setta in Francia. Qui, il culto di Ron Hubbard conta 45 mila adepti. E tutti hanno superato il test dell’elettrometro.
twitter: @DanieleCiacci
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