Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

Paradossi ed errori della legge sulla vivisezione. «Ci fa passare da un’infrazione all’altra»

Gli animalisti applaudono il nuovo testo ma «le criticità sono tantissime». Intervista a Roberto Caminiti (La Sapienza): «Se non agirà Bruxelles, noi ricercatori faremo ricorso alla Corte europea»

Emmanuele Michela
11/03/2014 - 3:00
Interni
CondividiTwittaChattaInvia

La legge sulla vivisezione ha concluso il suo iter e, dopo essere stata approvata dal Consiglio dei ministri nei giorni scorsi, ora attende soltanto la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, che porterà la ricerca dei farmaci sugli animali verso un tunnel sempre più restrittivo. Gli animalisti esultano, perché con la nuova legge chiuderanno gli allevamenti di cani, gatti e primati, Green Hill in testa. Ma ancor prima del famigerato “canile lager”, a sentire gli effetti del nuovo decreto legislativo saranno scienziati e laboratori, costretti a fare i conti con un testo che peggiora una direttiva, quella europea del 2010, frutto di un lungo dibattito tra mondo della scienza e animalisti. «Le criticità sono tantissime», spiega a tempi.it Roberto Caminiti, docente di Fisiologia Umana all’Università La Sapienza di Roma, e chair del Committee on Animals in Research della Federazione Europea delle società Neurologiche. «Quello che è paradossale è che questo nuovo decreto legislativo ci porta a una nuova procedura d’infrazione».

Perché?
L’articolo 2 della direttiva europea vieta in maniera esplicita ai Paesi membri di introdurre legislazioni più restrittive della direttiva stessa, a meno che non fossero in vigore prima della sua pubblicazione. Tutti i divieti che introduce il decreto legislativo italiano globalmente non erano in vigore quando nel 2010 fu pubblicata la direttiva, e quindi la violano. Quindi l’Italia è sicuramente in procedura d’infrazione. Se non agirà Bruxelles con motu proprio ci penseremo noi ricercatori a fare ricorso alla Corte europea. Stiamo aspettando la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e il giorno dopo ci muoveremo.

Qualche mese fa si è parlato delle sanzioni che l’Europa poteva comminarci per il ritardo nel recepimento della norma. Ora che l’abbiamo accolta, ecco nuove infrazioni.
Esatto, la situazione è davvero paradossale. Usciamo da quella infrazione legata al ritardo, per entrarne in un’altra per violazione della direttiva.

LEGGI ANCHE:

Cosa c’è che non va nella carne artificiale

6 Dicembre 2022

Ci sono due nuovi pinguini gay, e a noi tocca rispolverare la “Zoo parade”

9 Febbraio 2022

E quali sono le modifiche più sostanziali?
Partirei dal divieto di fare ricerca sugli animali per le sostanze d’abuso e le tossicodipendenze, per passare al divieto di usare gli animali nell’ambito della ricerca sugli xenotrapianti. Che è una cosa particolarmente grave: questo termine indica tutti i trapianti d’organo, valvole cardiache, e le terapie oncologiche personalizzate. Ormai si è capito che i tumori sono estremamente variabili, lo stesso tipo istologico di tumore può uccidere un paziente in sei giorni come tenerne in vita un altro per sei anni. Le più grandi università americane stanno orientando il proprio lavoro in questa direzione. L’idea è quella di prendere il genoma umano di una persona affetta, ad esempio, da un tumore cerebrale, trapiantarlo su dei topi per renderli “geneticamente più simili” agli uomini e da lì tentare una serie di approcci terapeutici per trovare quello di maggiore successo, da trasferire poi sull’uomo. Queste prove non possono essere fatte a caso sull’uomo, se non correndo il rischio di ucciderlo. È la speranza del futuro, e con la legge italiana questo viene impedito.

E le altre modifiche?
Si proibisce l’uso di animali in sperimenti senza anestesia, tranne per lo sviluppo di sostanze analgesiche. Questo, però, impedisce di studiare i meccanismi e la forma del dolore, la patologia dell’ictus, l’infarto, eccetera. Altro punto importante, i modelli transgenici: sono un aiuto fondamentale nello studio di diverse malattie, di cui bisogna capire i meccanismi di base prima di ideare approcci terapeutici. È vero, sono solo modelli animali, però i meccanismi di base si studiano lì. Ad esempio le cognizioni fondamentali sull’Alzheimer vengono dagli studi sui topi. Altro aspetto di criticità è la valutazione fumosa sul rapporto tra danno e beneficio, che non si sa bene chi deve stabilirlo e come: qui potrebbe aprirsi un fronte di arbitrarietà, valutabile in maniera diversa da caso a caso. Una volta, un modello può essere considerato troppo dannoso, un’altra, invece, può essere visto come corretto.

Lascia perplessi anche il divieto di utilizzo di cavie in ambito didattico.
Esatto. Basti pensare che la direttiva europea ha degli articoli ad hoc sulla formazione: non la si preclude a nessuno, anzi viene imposta. Da noi, invece, si impedisce l’uso di animali per la formazione di qualunque tipo di personale, eccetto che per medici e veterinari. Ora, per la stragrande maggioranza, il “capitale umano” che sostiene la ricerca medica in Italia sono quei tanti laureati in scienze biologiche, scienze naturali, scienze farmaceutiche che fanno il dottorato dopo la laurea, per poi entrare nel mondo della ricerca biomedica. Io ho coordinato per 11 anni a Roma un dottorato di ricerca e di laureati in medicina ne ho avuto solo uno. Ecco, a tutta questa gente sarà preclusa l’educazione universitaria attraverso gli animali.

La legge fa riferimento agli allevamenti di cani, gatti e primati che dovranno chiudere. Green Hill è diventato famoso, ne esistono altri?
Di primati non esiste nessun allevamento, né di gatti: nessuno li usa per la ricerca. I cani vengono usati molto dall’industria farmaceutica, non dalle università. Ma il problema non sta tanto nell’allevamento in sé. Con questa legge dovremo prendere gli animali dall’estero, e così non potremo controllare attentamente le loro condizioni di salute. Andrebbero incontro a lunghi viaggi, molto stressanti. Oltre agli allevamenti, poi, uno potrebbe avere colonie autosufficienti: se io fossi autorizzato ad averne una potrei fare ricerche sullo sviluppo pre e post natale. Pensiamo a quante sono le malattie che i neonati sviluppano e che nascono nell’utero materno. Questo chiude ogni possibilità di fare ricerca in Italia sullo sviluppo delle patologie sugli animali a noi simili.

Il nuovo testo crea un fondo per lo sviluppo dei metodi alternativi. Ma cosa sono questi metodi alternativi?
Come dice sempre Silvio Garattini i metodi alternativi sono una contraddizione in termini, perché una volta che viene scoperto un metodo che non richiede l’uso di animali lo si adotta immediatamente. Gli animali costano e c’è da mantenere gli stabulari. È nell’interesse di tutti ridurne l’uso. Ad esempio: parecchi anni fa era necessario usare i cani per trovare le quantità giuste di insulina da dare poi all’uomo, in seguito si è scoperto che poteva essere fatto direttamente sui pazienti e così si è smesso di usare gli animali. Il problema è che i metodi alternativi hanno un ambito di applicazione molto ristretto: si limitano a prove di citotossicità, ossia di determinati composti e determinate sostanze a livello cellulare. Ma una fettina di tessuto non ti potrà mai dire se un farmaco provoca vomito o meno. Un tessuto in vitro non potrà mai prevedere gli effetti fisiologici della tossicodipendenza. Il grande imbroglio che tanti politici hanno portato avanti è stato assunto a filosofia dall’Unione Europea, con le tre “R” e il famoso “replacement”: non sarà mai possibile rimpiazzare la ricerca sugli animali, anche perché le malattie si evolvono sempre. L’idea che andiamo in un mondo ideale dove possiamo usare il computer per simulare le patologie è pura follia.

Tags: animalianimalisticanigattiGreen HilllaboratorileggericercatoriSilvio Garattinisperimentazione animalevivisezione
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Cosa c’è che non va nella carne artificiale

6 Dicembre 2022

Ci sono due nuovi pinguini gay, e a noi tocca rispolverare la “Zoo parade”

9 Febbraio 2022

«I ragazzi vogliono una vita normale, non cannabis legalizzata di Stato»

1 Dicembre 2021

Garattini: «Biscotti, cioccolato, caramelle: ma che è? Facciamo sembrare la cannabis buona?»

30 Novembre 2021
cane con giacca jeans

Animali «esseri senzienti»? Controindicazioni

28 Aprile 2021

Caos AstraZeneca, non perdiamo tempo a idolatrare la scienza, diamole tempo

9 Aprile 2021
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Chi sogna spaccature nel centrodestra per tornare al vecchio pantano
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Quei cattolici popolari in difesa della (vera) lotta operaia e contadina
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist