Papa Francesco contro la «dittatura del pensiero unico». Perché, se non concordi coi nuovi farisei, «non sei “moderno”»
Papa Francesco, nella messa tenuta questa mattina a Santa Marta, ha parlato della dittatura del pensiero unico, che «c’è anche oggi» e soffoca «la libertà dei popoli, la libertà della gente, la libertà delle coscienze». Parole cui il Santo Padre è arrivato a parlare attraverso i farisei che, come racconta la prima lettura di oggi, dividono «i comandamenti dal cuore di Dio», fraintendendo però questi precetti e considerandoli legge fredda, dimenticandosi che la loro origine sta in un rapporto d’amore: «È il dramma del cuore chiuso, il dramma della mente chiusa. Quando cuore e mente sono chiusi non c’è posto per Dio». Al contrario, «i comandamenti portano una promessa e i profeti svegliano questa promessa».
L’IDOLATRIA. Il rischio per chi ha mente e cuore chiusi, ha continuato il Pontefice, è non cogliere fino in fondo il valore delle indicazioni di Dio: «È un pensiero chiuso che non è aperto al dialogo, alla possibilità che ci sia un’altra cosa, alla possibilità che Dio ci parli, ci dica com’è il suo cammino, come ha fatto con i profeti. Questa gente non aveva ascoltato i profeti e non ascoltava Gesù. È qualcosa di più che una semplice testardaggine. No, è di più: è l’idolatria del proprio pensiero». Ma per chi cerca di imporre la propria immagine a tutto il popolo arriva il rimprovero di Gesù: «“Voi caricate sulle spalle del popolo tanti comandamenti e voi non li toccate con un dito”».
DITTATURA DEL PENSIERO UNICO. Così anche la teologia di questa gente è schiava del pensiero unico e, come prosegue il Papa, non lascia possibilità di dialogo e di aprirsi alle novità che Dio porta con i profeti. «Hanno ucciso i profeti, questa gente; chiudono la porta alla promessa di Dio. E quando nella storia dell’umanità viene questo fenomeno del pensiero unico, quante disgrazie. Il secolo scorso abbiamo visto tutti noi le dittature del pensiero unico, che hanno finito per uccidere tanta gente, ma nel momento in cui loro si sentivano padroni non si poteva pensare altrimenti. Si pensa così».
IL PERICOLO DEI GIORNI NOSTRI. l pericolo del pensiero unico, però, non è piaga del passato. Anche oggi il pensiero unico è idolatrato in vari modi: «Oggi si deve pensare così e se tu non pensi così, non sei moderno, non sei aperto o peggio. Anche oggi c’è la dittatura del pensiero unico e questa dittatura è la stessa di questa gente: prende le pietre per lapidare la libertà dei popoli, la libertà della gente, la libertà delle coscienze, il rapporto della gente con Dio. Ed oggi Gesù è crocifisso un’altra volta». E di fronte a una simile dittatura, l’esortazione di Dio è sempre la stessa: «Vigilare e pregare; non essere sciocchi, non comprare cose che non servono ed essere umili e pregare, perché il Signore sempre ci dia la libertà del cuore aperto, per ricevere la sua Parola che è promessa e gioia e alleanza! E con questa alleanza andare avanti».
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12 commenti
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Inizialmente mi era sembrato che il Papa fosse contro il pensiero moderno che tende ad omologare in modo strisciante attraverso il politicamente corretto. Poi ho dato un’altra lettura ma spero proprio di sbagliare.
Il Papa infatti afferma che ci sono persone che idolatrano il proprio pensiero e non accettano che Dio parli e dica le sue “novità.”
Questa novità di cui parla è l’antica ma sempre attuale novità del Vangelo? Oppure per novità intende quelle tipo Kasper e co.(tanto da affidargli il sinodo della famiglia)? Sarebbero loro i “profeti” e noi, i cattolici legati alla tradizione, i “farisei”? Sono convinto di sbagliare ma quello che dice il papa potrebbe leggersi anche in questo modo.
Scusate ma per me queste parole vaghe anzi vaghissime ancora con questi farisei! ma dove sono i farisei nella Chiesa di oggi?Intesi come scrupolosi osservanti della parola di Dio : Mi dica dove sono nella chiesa i farisei ?chi sono? questi scrupolosi studiosi e osservanti se ci sono sono lo 0,00000000 poi parla di dittatura del pensiero unico (cosi fan tutti dunque è giusto) quello c’è alla grande nella chiesa e lui ci va dietro alla grande al pensiero unico infatti chi chiama a relazionare sul sinodo della famiglia mica uno ortodosso (che parla della bellezza della parola di Cristo e della piena realizzazione di chi la osserva ) no chiama Kasper ultraottantenne che va dietro al mondo dietro a quelli che non hanno seguito Cristo e vogliono la comunione democratica.
” è l’idolatria del proprio pensiero” quella del mondo di Kasper e del papa appunto
“Ma per chi cerca di imporre la propria immagine a tutto il popolo arriva il rimprovero di Gesù”
Questo vale soprattutto per Bergoglio la sua immagine è un’incubo è da tutte le parti all’edicola in tv sui giornali alle poste al bar nel bagno della stazione L’immagine pergoglio oscura Cristo
Papa Francesco è per me fonte di stupore e provocazione continua. Non posso negare che a pelle sia più “in sintonia” con i papati precenti e che la mia prima reazione sia vicina a quella di Carlo (anche peggio…) ma poi leggendo attentamente le sue parole, non solo queste ma tutti i suoi interventi, credo di capire che il mio bisogno di parole chiare, dure sia spesso del tutto simile alla pretesa di un miracolo da parte di Dio (“cambiaci” ovviamente senza fatica da parte nostra..) o al bisogno di vedere la nostra Fede “vincente” secondo la logica del mondo (il Papa come uno dei “potenti” che sentenziano e le sparano grosse tipo O’Banana) In realtà così facendo Francesco ci costringe ad andare oltre la semplicità della condanna (perchè ne abbiamo bisogno? Dubitiamo che il Papa reputi le aberrazioni e perversioni odierne un male? La vittoria è già nostra! La Verità ci ha reso liberi anche dalle nefandezze che ogni giorno ci tocca di vedere, ma quanto dolore provocano…) per vedere la pedagogia del Cristo. La condanna ci lascerebbe come prima, ma il suo richiamo ci costringe a guardarci dentro e a rinnovare un si totale e a domandare, mendicandola, la Sua misericordia ed il miracolo del cambiamento. Gesù spingeva sempre a guardare oltre, a confrontare la realtà con il proprio cuore e così facendo ad aderire a Lui in Spirito e Vita. Anche di fronte all’adultera non ha semplicemente detto “siete dei criminali assassini, è sbagliato lapidare!” ma ha provocato singolarmente ciascuno dei presenti, nell’intimo del loro cuore costringendoli a fare i conti con il proprio male. Questo genera vero cambiamento: l’incontro con una Umanità nuova.
Si ma non stiamo a confondere Gesù con Bergoglio
Il Papa mi confonde Gesù no
Cristo (ammesso che esista in quanto Dio) non confonde perché direttamente non parla con nessuno, ma viene interpretato dai credenti.
Il papa parla alle folle che hanno bisogno di avere da lui risposte.
Michela Lodovisi ha ragione, tra di noi vige spesso il politicamente corretto.
E se il Papa si riferisse al pensiero unico economico neoliberista e ai Farisei che sono dentro la Chiesa?
Probabilmente il Papa si riferisce anche a questo, ma il Suo è un messaggio che abbraccia anche tantissime altre cose.
ecco non essendo chiaro dobbiamo stare a dire probabilmente qua probabilmente là…..
ma da quale pianeta viene quest’uomo a di quale Chiesa fa Parte di quella di Gesù Cristo fondata ben 2000 anni fa o la sua che ha nella sua testa ripeto non è chiaro
Grazie Santo Padre!
Che spettacolo le sue parole! Ti amiamo!
Ragazzi avanti con fiducia,su questa strada,a testa altissima…
Però il Papa è sempre così vago, così timido e poco chiaro su questi temi … .
Non ho motivo ovviamente di dubitare che sia contrario alle aberrazioni anti-umane perpetrate di questi tempi, ma quanto farebbe bene e ci aiuterebbe se un giorno, non in una qualsiasi messa a Santa Marta ma in un evento nel quale ci siano i riflettori puntati su di lui, esclamasse come facevano già i vari Giovanni Paolo II e Benedetto XVI tutta la sua assoluta contrarietà ai matrimoni e alle unioni gay, denunciando a chiare lettere quel che di orribile avviene nel mondo.
La fama che ha messo su e l’eco che hanno ormai le sue parole, non farebbero che aiutare la causa di chi si batte ancora per la Vita e la naturalità dell’uomo.
Così, senza un vero appoggio, un pronunciamento chiaro del Papa, ci sentiamo soli.