Pakistan, due cristiani uccisi. Nel quartiere erigono un muro per difendersi dagli estremisti
Per difendersi dagli attacchi degli estremisti islamici, i cristiani del povero quartiere di Essa Nagri, alla periferia di Karachi, Pakistan, dove l’influenza degli estremisti è molto forte, hanno dovuto erigere un muro. Gli islamici di etnia pashtun stanno terrorizzando il sobborgo e già quattro persone sono morte, le ultime due giorni fa: Nasir Masih, cattolico, e Rafi Masih, protestante. Oggi, come dichiarato dal parroco di Essa Nagri Victor John a Fides, verranno celebrati i funerali.
«UN MURO PER PROTEGGERSI». Il quartiere cristiano confina con uno musulmano e, come affermato dal parroco, «i fedeli per proteggersi hanno deciso di erigere un muro e chiudere un ingresso di Essa Nagri, quello che dà sul quartiere musulmano, dove vivono gruppi pashtun e beluchi, da cui provengono gli attacchi. Ora Essa Nagri è proprio un ghetto, con un’unica porta di accesso».
QUATTRO CRISTIANI UCCISI. I cristiani sono stati costretti ad alzare un muro dopo che il 15 settembre un gruppo di estremisti su una moto è entrato nel quartiere minacciando i residenti, chiedendo tangenti alle attività commerciali e cercando di riscuotere la Jizya, la tassa che la sharia prevede per le minoranze non musulmane. Questi fatti hanno portato allo scoppio di una lite e all’uccisione di due cristiani. Prima di loro, rispettivamente il 12 settembre e il 29 agosto erano stati uccisi Yousaf Masih e Faisal Masih.
«NON VENDICATEVI». Nel quartiere vivono 50 mila cristiani e la popolazione ha anche deciso di organizzare un servizio di sicurezza interno per evitare altri attacchi, visto che la polizia non è in grado o si rifiuta di dare loro protezione. P. Victor John ha poi chiesto «ai fedeli cristiani di non vendicarsi, di essere sempre pacifici, anche nelle legittime proteste. Chiediamo alla polizia la tutela della povera popolazione di Essa Nagri, da mesi vittima di patenti abusi».
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