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L’opposizione, in crisi d’astinenza, attacca il governo sulle droghe leggere

Di Redazione
14 Marzo 2023
Polemiche per le parole del sottosegretario Mantovano all’Onu. Le cui posizioni sulle droghe sono note e ben documentate in un libro
Alfredo Mantovano alla commissione Stupefacenti delle Nazioni Unite
Il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano alla 66esima sessione della commissione Stupefacenti delle Nazioni Unite, Vienna, 13 marzo 2023 (licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT)

Alla ricerca di pretesti per attaccare il governo, l’opposizione – ma sarebbe meglio dire i giornali di opposizione – è arrivata persino a lanciare un allarme per le parole pronunciate a Vienna dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, intervenuto all’Onu.
E così, dopo l’accusa di strage per i fatti di Cutro; l’accusa di insensibilità perché i ministri non andavano a Cutro come invece aveva fatto Mattarella; l’accusa di strumentalizzazione perché i ministri sono andati a Cutro; l’accusa di giocare coi cellulari durante la conferenza stampa; l’accusa di tenere troppo basse le luci durante la conferenza stampa; l’accusa di fare il karaoke in una festa di compleanno (e manco uno che c’avesse lo sguardo un po’ allucinato di una Sanna Marin); l’accusa di non aver salvato l’ultimo barcone di migranti in area Sar libica… è arrivata l’accusa a Mantovano di aver detto che «non ci sono droghe leggere».
Droga. Le ragioni del no
Ormai si attaccano a tutto. Ora tocca a ...

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