Endorsement del patriarca armeno
per il partito islamista di Erdogan
turchia Sensazionali dichiarazioni del patriarca armeno in Turchia Mesrob II. In un’intervista al settimanale tedesco Der Spiegel l’alto ecclesiastico ha criticato la diaspora armena che cerca di imporre allo Stato turco il riconoscimento del genocidio armeno, creando una situazione difficile per chi vive in Turchia, e precisato che, oltre che vittime, gli armeni sono stati anche colpevoli di ribellione ai loro governanti ottomani. Per quanto riguarda i partiti politici e le elezioni del 22 luglio, il patriarca ha affermato che gli armeni preferiscono l’Akp, il partito islamista del primo ministro uscente Recep Tayyip Erdogan, al Chp, il partito laico creato da Atatürk. «L’Akp è più corretto e giusto nei suoi rapporti con le minoranze», ha affermato il patriarca. «Ci ascolta e si occupa dei nostri problemi meglio degli altri partiti».
«La donna al volante è disobbediente»
Ecco perché a Riyadh non può guidare
arabia saudita Nel corso di una trasmissione sul canale televisivo libanese Lbc Sleiman al Eid, capo del Dipartimento di cultura islamica all’università Re Saud a Riyadh, ha spiegato perché in Arabia Saudita persiste il divieto per le donne di condurre auto: «Il permesso di guidare indurrebbe le donne a uscire di più di casa, che ne abbiano bisogno o no, mentre tutti sanno che in linea di principio dovrebbero stare a casa. Inoltre le spingerebbe a truccarsi e a mostrare il loro volto. Anche se guideranno coperte da un niqab e vestite modestamente, gradualmente mostreranno il volto, e questo le incoraggerà a essere disobbedienti. Non c’è dubbio che dovranno essere fotografate e queste foto saranno mostrate ad altre persone, agenti del traffico o altri che devono fare controlli d’identità. Questo spingerà le donne a mescolarsi con costoro. Un’altra conseguenza sarà la diminuzione dell’esercizio della custodia degli uomini sulle donne. Se una donna guida, avrà un certo grado di indipendenza, andrà in giro. Questo creerà un clima di sospetti: una donna che ha un auto uscirà e tornerà tardi».
Il magazine online inglese sogna una Londra musulmana
regno unito Un lungo articolo di Michael Hodges sul giornale elettronico Time Out London stabilisce che «Londra sarebbe un posto migliore se fosse islamica». L’autore sostiene che, in forza delle norme islamiche, nella città ci sarebbero più parchi, una migliore igiene grazie alle abluzioni rituali, un più alto livello di risultati scolastici, più entrate fiscali grazie alla zakat, meno decessi grazie alla proibizione dell’alcol, ai cibi halal e alla pratica del digiuno, più tolleranza fra le diverse religioni e nessun razzismo, poiché una volta che si sono sottomessi ad Allah tutti i fedeli sono uguali.