
Nigeria. Bimba kamikaze di sette anni fatta esplodere in un mercato

Una bambina kamikaze è stata usata ieri come una bomba in un mercato di Potiskum nel nord est della Nigeria, al confine col Ciad e il Niger. Secondo le prime informazioni, l’esplosione avrebbe causato la morte di cinque persone e una ventina di feriti. L’attentato non è stato ancora rivendicato, ma tutto fa pensare all’ennesimo atto terroristico di Boko Haram, la setta islamista che dal 2009 mette a ferro e fuoco il paese. D’altronde non è la prima volta che vengono utilizzati dei minori per compiere questo tipo di attentati. Era già accaduto in gennaio a Maiduguri e una settimana fa a Damaturu.
COME UNA BOMBA. Si presume che la piccola avesse tra gli otto e i sette anni, ed è questo un terribile particolare di cronaca che costituisce un macabro record, essendo la più giovane attentatrice utilizzata dai terroristi in Nigeria. Secondo le ricostruzioni, la bambina, probabilmente inconsapevole di cosa le sarebbe accaduto, è arrivata a un posto di blocco rifiutandosi di sottoporsi ai controlli. Ne è nata una discussione, con la piccola che rifiutava di allontanarsi, disubbidendo agli ordini degli agenti. Poi è esplosa come una bomba, probabilmente azionata a distanza.
La situazione in Nigeria continua a essere assai precaria (qui la nostra intervista al cardinale John Onaiyekan, arcivescovo di Abuja). Già una volta sono state rinviate le elezioni presidenziali, e ora questo ennesimo attentato solleva pesanti interrogativi sul generale stato di insicurezza in cui versano alcune zone del paese africano.
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lasciate che i bimbi ……