Napoli, 2.300 tonnellate di spazzatura per terra. Napolitano: «Intervenga il governo» – Rassegna stampa/1
L’emergenza di Napoli in numeri dice che 2.300 tonnellate di immondizia sono ancora per le strade. I cinque giorni che, secondo Luigi De Magistris, nuovo sindaco di Napoli, dovevano bastare per ripulire la città dalla spazzatura, sono passati. I due siti «di trasferenza», dove tenere cioè i rifiuti solo temporaneamente, di Acerra non sono utilizzabili, quello di Caivano pure, per l’opposizione di città e sindaco, il termovalorizzatore di Acerra è momentaneamente fermo – e De Magistris non intende costruirne un altro – e la spazzatura non può essere trasferita in altre regioni per la mancata approvazione da parte del governo di un decreto ad hoc.
“Sull’emergenza rifiuti è intervenuto anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Rinnovo l’espressione del mio convincimento che comunque un intervento del governo nazionale sia assolutamente indispensabile e urgente al fine anche di favorire l’impegno solidale delle regione italiane». L’intervento che spetta al governo è approvare il decreto sui flussi extraregionali” (Corriere, p. 8).
De Magistris ha firmato un’ordinanza di emergenza: “Vietato vendere verdura non defoliata, vietato utilizzare nei locali pubblici contenitori usa e getta, turni di raccolta per l’Asia che coprano l’interno arco della giornata, immediata rimozione dei cumuli di spazzatura nei pressi di scuole, ospedali e cliniche, disinfezione di tutta l’immondizia giacente per le strade, multe fino a cinquecento euro a chi viola le disposizione e a chi appicca il fuoco ai sacchetti” (Corriere, p. 8).
“Guarda anche al futuro De Magistris: «Il piano affinché Napoli possa affrontare autonomamente altri momenti di crisi è partito, avremo i siti di trasferenza in città che poi, quando saremo tornati alla normalità e avremo avviato la differenziata porta a porta, ci serviranno per l’impiantistica che abbiamo in mente». Prima però c’è da ripulire Napoli” (Corriere, p. 8).
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