Monti cerca di ammorbidire la Germania, ma la Merkel sogna di commissariare l’Europa
“In agenda c’è il rilancio della crescita e dell’occupazione per allontanare l’immagine di una Europa che impone solo misure di austerità. Il Consiglio straordinario dei capi di Stato e di governo dell’Ue, in programma oggi a Bruxelles, affronta questo tema con la capitale belga paralizzata da uno sciopero generale di protesta proprio per i pesanti effetti sui lavoratori delle azioni anti-crisi di risanamento finanziario. (…) Nel summit l’obiettivo più immediato dell’Italia è far attenuare il piano di rientro dei debiti eccessivi nell’accordo sul patto di maggiore disciplina di bilancio, voluto dalla Merkel per rassicurare le ampie fasce del suo elettorato in Germania contrarie a doversi far carico di altri salvataggi come quello della Grecia” (Corriere, p. 5).
“Monti punta a evitare automatismi sanzionatori nell’obbligo di ridurre l’esposizione al 60% del Pil in 20 anni, che imporrebbe all’Italia pesanti manovre da una quarantina di miliardi l’anno generatrici di tensioni sociali e di effettivi recessivi. Le iniziative del suo governo nel risanamento finanziario sono piaciute a Bruxelles. Ma possono aggravare le previsioni per l’Italia (già recessive per Fmi nel 2012), se non riequilibrate con rapidi investimenti per la crescita e l’occupazione” (Corriere, p. 5).
“La Merkel però continua a insistere sul commissariamento di fatto dei paesi dell’Eurozona con i conti pubblici fuori controllo. L’obiettivo è diventato esplicito davanti al ritardo della Grecia nell’attuare gli impegni di risanamento collegati agli aiuti di salvataggio. Il ministro tedesco dell’Economia Philipp Roesler ha apertamente proposto di togliere al governo ellenico la gestione della politica di bilancio per trasferirla all’Ue” (Corriere, p. 5).
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