Mettiamoci al lavoro per fermare le unioni civili
Secondo alcune indiscrezioni pubblicate dall’Espresso, sarebbe pronto un nuovo testo del ddl sulle unioni civili che il governo vorrebbe presentare entro il 15 ottobre. La Manif pour tous Italia ha già fatto sentire la sua voce, specificando che se «le “nuove” unioni civili restano la fotocopia sostanziale del matrimonio e legittimano con la stepchild adoption la pratica criminale dell’utero in affitto, restano per noi del tutto inaccettabili. Se parlamento e Governo porteranno in aula le unioni civili noi riporteremo in piazza il popolo, contro la rottamazione del matrimonio e il mercato dei figli». Qui di seguito pubblichiamo l’articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti), in cui Alfredo Mantovano spiegava alcune mosse da attuare in questo periodo di “tregua”. Tregua che non è durata, come si vede, ma i consigli di Mantovano restano comunque preziosi.
Lo slittamento del ddl Cirinnà a gennaio costituisce un fatto positivo, insperato fino a qualche mese fa. Pur disponendo in Parlamento di una maggioranza largamente favorevole al testo detto delle unioni civili – che in realtà introduce il matrimonio fra persone dello stesso sesso –, il Pd e il suo leader avevano idea di farlo passare senza grandi opposizioni, dentro e fuori il Parlamento; un po’ come era loro riuscito col divorzio breve, col divorzio facile e con la riforma della droga: qualche senatore e deputato a recitare la parte del bastian contrario, e tutti gli altri nel gruppone di “W il progresso”.
Invece si sta riproducendo una dinamica simile a quella del ddl Scalfarotto: quest’ultimo, approvato senza difficoltà alla Camera, giace da due anni in Commissione Giustizia al Senato grazie a un dissenso manifestatosi in forma diffusa e intelligente (si pensi alle centinaia di veglie delle Sentinelle in piedi). Allo stesso modo il ddl Cirinnà, che appariva destinato a una rapida trattazione già dall’inizio dell’estate 2014 – ricordate la baldanza col quale il premier Renzi lo dava per incassato nella direzione Pd di giugno dello scorso anno? – viaggia a rilento: dentro il Palazzo, grazie a un gruppo ristretto di senatori che continuano a dare battaglia, e che discutono uno per uno le migliaia di emendamenti che hanno presentato; fuori dal Palazzo, grazie a una crescente consapevolezza della posta in gioco, che ha trovato il culmine nella manifestazione del 20 giugno, in piazza S. Giovanni a Roma.
Ottenere questi risultati, nonostante la preponderanza mediatica e la disponibilità di mezzi del fronte libertario e liberticida (film e fiction inclusi), significa che la battaglia culturale e politica per la tutela della famiglia va oltre la mera testimonianza.
Nelle scuole e nelle aule giudiziarie
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]Non deve far confondere una semplice tregua – lo ripeto, importante vista la disparità delle forze in campo – con una vittoria, se pur parziale. Deve al contrario far utilizzare la tregua, cioè il breve tempo che si è riusciti a recuperare, per intensificare il lavoro su più livelli:
1) quello della presenza nelle scuole. Dopo un iniziale sbandamento causato dalla sorpresa, tanti genitori e tanti docenti sanno che dipende anche da loro che l’ideologia del gender non entri nelle aule italiane. Si evita a bambini e adolescenti la propaganda lgbt se ci si interessa di più di quello che accade durante le lezioni e nelle ore extracurriculari; se ci si lamenta di meno e ci si parla di più fra insegnanti, padri e madri; se ci si candida ai consigli di classe e di istituto; se si esige che nulla di tutto questo sia introdotto nella scuola senza il proprio consenso scritto. È una strada più faticosa dell’abbaiare alla luna, ma certamente più produttiva;
2) quello della presenza sui media e negli ambienti nei quali ci si forma un’opinione. Le conferenze e i convegni che in tutta Italia si moltiplicano su questi temi, insieme con le pubblicazioni che – in modo più o meno ampio e approfondito – chiariscono che cos’è l’imposizione del gender, dove nasce, quali sono i suoi obiettivi, e quali danni provoca;
3) quello della sollecitazione di chi ha peso e responsabilità nelle istituzioni a essere vigili, sì che il rappresentante eletto sappia che per una quantità crescente di italiani – come è emerso con evidenza il 20 giugno – la questione non è di poco conto;
4) quello dell’attenzione alle decisioni giurisdizionali. Contrastare il ddl Cirinnà perché da esso deriva la legittimazione dell’utero in affitto non deve far trascurare che in Italia vi è già qualche sentenza che è pervenuta allo stesso risultato. E ciò chiama in causa i non pochi bene orientati che lavorano nelle aule giudiziarie, dai quali ci si attende maggiore impegno e coraggio per approfondire le ragioni giuridiche della famiglia.
La tregua va riempita di lavoro. L’ozio nelle pause della guerra non ha mai portato bene.
Foto Ansa
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33 commenti
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Giovanni è inutile, questi non capiscono che non si può giudicare la leggittimità di una richiesta sulla base di EVENTUALI altre richieste.
ho spiegato 1000 volte che così come non ha senso vietare di guidare la macchina a tutti solo per evitare la guida in stato di ebrezza, così non ha senso vietare il matrimonio per il “pericolo” di eventuali richieste di adozione.
ho spiegato tante volte la differenza tra causalità e correlazione e il fatto che la correlazione non implica causalità ma che è condizione necessaria alla causalità.
potendo i gay ricorrere all’utero in affitto senza unirsi civilmente e potendo unirsi civilmente senza ricorrere all’utero in affitto non esiste relazione di casualità tra i due. e guardando le statistiche anche la correlazione è talmente lasca da non avere senso mettere i due concetti assieme
volete vietare gli uteri in affitto? allora lavorate in quel senso, ma lasciate in pace le unioni gay che con questo argomento non hanno evidentemente nulla a che fare
Riflettevo sulla mia e la vostra religione e mi domandavo perchè sono tanto convinto che la mia religione sia migliore della vostra.
Premetto che la mia fede è interamente riposta nella scienza che per me è una religione. ma la scienza come qualsiasi altra religione richiede degli atti di fede (accettare i postulati e gli assiomi) e come ogni altre religione sbaglia clamorosamente e può essere smentita. infatti nonostante io sia sempre qui a criticare voi per aver detto che la terra era al centro dell’universo e che il sole gli girava attorno, non critico mai gli scienziati che per centinaia di anni hanno appoggiato questa visione. anzi l’hanno sostenuta e ritenuta corretta.
quindi perchè secondo me la scienza è migliore e più affidabile della religione?
la cosa è semplice. consideriamo le tre discipline separatamente: la matematica, la fisica e la religione.
la matematica ti dice, se queste premesse sono vere allora sono vere anche queste conclusioni. la matematica non è interessata alla veridicità delle premesse ma solo al fatto che inevitabilmente la loro eventuale verità implica la verità delle conclusioni. in questo la matematica è perfetta e infallibile. la matematica è cristallizzata. una cosa vera in matematica sarà vera per sempre.
la fisica ti dice, assumiamo per veri alcuni assiomi e deriviamo usando la matematica le proprietà fondamentali della natura. quindi la fisica ha bisogno di un atto di fede, ha bisogno di assumere per vere cose che non possono essere spiegate e/o dimostrate se non da altre teorie, ma a loro volta queste teorie avranno altri assiomi.
però la fisica è predittiva, quindi permette di controllare le conseguenze di ciò che afferma.
se Newton aveva ragione o no nel postulare i 3 principi della meccanica classica non è dato saperlo, ma se i principi sono corretti ogni giorno quando alzeremo gli occhi il sole sarà al suo posto e la luna apparirà ogni notte. ovviamente possiamo anche fare dei controlli più sorprendenti e sofisticati. per esempio, una verifica immediata delle leggi dell’elettromagnetismo è il fatto che tv, cellulare e computer funzionano (quasi) sempre.
come vediamo la netta differenza tra fisica e matematica quindi sta nel fatto che la matematica permette di dimostrare i risultati mentre la fisica permette solo di verificarli.
passiamo finalmente alla religione. la religione ti chiedere di credere in cose le cui conseguenze non sono verificabili ne qualitativamente ne quantitativamente. questo, perchè la religione non è predittiva e non offre nessuno strumento per poter prevedere lo sviluppo di un qualsivoglia sistema, sia esso meccanico, sociale o relazionale.
concludo con una metafora:
c’è una scatola chiusa su un tavolo.
la matematica dice che nella scatola c’è un gatto. quindi prende la scatola, tira fuori il gatto e lo mette sul tavolo affianco alla scatola.
la fisica dice che nella scatola c’è un gatto. ti permette di aprire la scatola e guardare il gatto al suo interno tutte le volte che vuoi, ma sul fatto che il gatto non sparisca ogni volta che si chiude la scatola non offre garanzie, ti devi fidare.
la religione ti dice che nella scatola c’è un magico gatto con le ali d’oro in grado di volare e di parlare, il gatto in questione è di colore rosa e ti chiede di fissare la scatola un certo numero di ore al giorno solo perchè a lui piace così, però al tempo stesso non solo non ti permette di aprire la scatola, ma neanche di avvicinarti e il fatto stesso che tu possa dubitare dell’esistenza del gatto magico lo farà sparire.
bene, adesso so perchè ripongo la mia fede nella scienza!
METTIAMOCI A LAVORO PER FERMARE I DIRITTI CIVILI!
A te basterebbe anche sollo metterti al lavoro da qualche parte.
il lavoro lo lascio a te, io faccio qualcosa di più elevato… studio
…perchè non vi mettete al lavoro per fermare la pedofilia che dilaga tra i preti? Le parole di Don Gino Flaim non vi dicono niente? Chi è che mette le manacce sui bambini? Siete un branco di ipocriti pericolosi.
Xyzwk, nessuno più ipocrita di te al mondo
Leggi il commento sopra, fenomeno!
Cosi impari chi è che mette le mani sui bambini.
Certo che siete proprio a corto di argomenti, se dovete riesumare – decontestualizzandolo – un vecchio libro di 40 anni fa, che ha valore storico e di provocazione intellettuale, ma che non è, nè è mai stato, rappresentativo della realtà omosessuale.
La pedofilia nella chiesa è invece – dati alla mano – una realtà molto più concreta e attuale.
Sei tu che sei a corto di balle, volendo far credere che la pedofilia sia affare dei preti, mentre a quelli che la vorrebbero istituzionalmente teorizzata e praticata nelle scuole, gli dedicate i vostri circoli culturali.
Poi alle brutte si può dire che la pedofilia libera e gioconda propugnata dai vostri intellettualoidi sudicioni è solo una provocazione… Che la teoria del gender non esiste… Che l’omosessualità è una naturale inclinazione…
Ogni correlazione fra omosessualità è pedofilia è scientificamente infondata. E sì, l’omosessualità è effettivamente una naturale inclinazione.
Ah, già, dimenticavo… la scienza è asservita alla potentissima lobby gay 😉
La differenza tra pedofilia e omosessualità va a spiegarla al tuo amico Mario Mieli e a quelli dell’APA, visto che sono loro quelli già belli e pronti, con “autorevoli studi” a derubricare come “naturale inclinazione” pure la pedofilia (esclusa quella dei preti, naturalmente).
A me non me ne può fregare di meno, visto che non faccio il confessore.
Io mi limito a tenere la mia famiglia alla larga dalle vostre grinfie.
Ma tu sei quello che vendeva liquido seminale per arrotondare?
ma dai su che se il monsignor invece di dire che ha un fidanzato DA 12 anni avesse detto che ha un fidanzato DI 12 anni, l’unica risposta che avrebbe sentito sarebbe stata, anche io, anche io, anche
Basta tirare un po’ d’acqua al mulino gay e l’applauso parte spontaneo, anche verso i mentitori sacrileghi che, per scandalizzare meglio i piccoli (che poi nel vangelo non sono propriamente solo i bambini, vero?!), lanciano pure un bel libro sul proprio “coming out”!
Fate bene ad aver fiducia nella Divina Misericordia, a pentirvi fate sempre in tempo e di certo mi precederete nel Regno dei Cieli, ma io, a proposito di mulini, mi ricordo di uno curioso tipo di collana da sfoggiare in occasione del bagno in mare…
Giannino se il regno dei cieli mi vuole mi si prende così come sono, poi detta con tutta onestà io non ho mai visto la brochure di questo posto, ma se non ci sono i miei cani li con me non voglio andarci
Ci sarebbe da capire dove stia la decontestualizzazione, visto che Mario Mieli è personaggio al quale quelli della tua parte dedicano OGGI circoli e chiedono a gran voce di essere inseriti dal Ministero dell’Istruzione fra le associazioni da invitare al tavolo delle discussioni in cui si parla di educazione. Che non sia mai stato rappresentativo della realtà omosessuale lo devi dire a loro prima che a noi. E che certe sue affermazioni siano state fatte “pour parler” è una bufala grossa come l’Everest.
Ma evidentemente vi costa proprio tanto ammettere che era uno svalvolato totale.
Beh, un po’ svalvolato lo era. E applicava teorie oggi obsolete (marxismo rivoluzionario, concetti psicanalitici sorpassati). Però alcune sue intuizioni erano corrette e ha avuto importanza storica come uno dei fondatori del movimento omosessuale italiano.
E quindi…
e’ attuale e concreto pure che per l’80% si tratta di pedofilia omosessuale!
È vero. Questo significa che la maggior parte dei pedofili è omosessuale. Non che la maggior parte degli omosessuali è pedofila. Il che è un concetto alquanto diverso.
Una cosa è dire che la maggior parte dei serial killer è di sesso maschile (il che è vero). Altra cosa è dire che la maggior parte dei maschi è serial killer (il che è falso).
Consiglio di ripassare un po’ di logica elementare e di teoria degli insiemi.
E dopo c’é qualcuno che vorrebbe sostenere che non agisce contro nessuno ma a favore di qualcosa!!!!! Ma perché invece di preoccuparvi di restringere il campo di azioni di altri non vi preoccupate delle vostre di famiglie. Chi è più arrogante e presuntuoso, chi crede di detenere veritá assolute estensibili a tutti o chi da facoltà ad ognuno di seguire le propri valori, cristiani, naturali o laici che siano?
“perché invece di preoccuparvi di restringere il campo di azioni di altri non vi preoccupate delle vostre di famiglie.”
Guarda che delle nostre famiglie ce ne occupiamo proprio cercando di impedire a voialtri e ai vostri mandanti di mettere le luride manacce addosso ai nostri figli.
Mi sono spiegato?
I tuoi figli non te li tocca nessuno visto non sembra essere in discussione una legge per togliere la patria potestà ai genitori cattolici. Il fatto che fuori dalle mura domestiche i tuoi figli possano vedere anche altre realtá diverse da quella che vivono in casa fa loro solo del bene e li rende più oggettivi e meno chiusi di mentalità. Li abitua a confrontarsi con chi è diverso da loro e allo stesso tempo fa comprendere loro la tolleranza e il rispetto degli altri. Siete voi ad essere presuntuosi ed arroganti se credete che tutti debbano seguire i vostri principi.
E stai sereno che ai tuoi figli puoi raccontargli quello che vuoi, ammesso che ti credano.
“Noi, si, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega” Mario Mieli, “Elementi di critica omosessuale”
Giù le mani dai bambini!
Io fossi in te mi preoccuperei piuttosto a mandare i pargoli a catechismo considerando quello che ha detto oggi il prete a Trento sulla pedofilia!!!!
I preti di oggi non hanno tempo di fare catechismo che è affidato ai laici (da me son tutte donne!), in compenso alcuni sacerdoti fanno “coming out” sul Corriere.
Ma quello non vi scandalizza, eh?
E perché dovremmo scandalizzarci? Erano entrambi maggiorenni e consenzienti. Convivevano da 12 anni, non avevano 12 anni!
Per quanto mi riguarda il problema non c’è.
Certo a voialtri purché sia consenziente va bene anche un maiale di cinta senese (con qualche ghianda lo mantieni e ti dà tanta soddisfazione).
Resta il problemuccio del sacrilegio che questo ha compiuto calpestando il voto di castità, ma a chi è abituato a vivere nella menzogna mettendo il proprio porco comodo davanti a tutto e tutti, compresi i bambini, certe cose non fanno effetto.
L’importante è grattarsi dove prude.
Giannino, intanto lui ha vissuto nel peccato e nell ipocrisia, ora a differenza della totalità degli altri preti ha rinunciato almeno all’ipocrisia. ma ancora volete intortarci con certe favolette?
vai a comprare altre carammelle da offrire fuori dalle scuole vai
Ad offrire le “carammelle” (o i preservativi) fuori (ma anche dentro) le scuole col patrocinio pedo-pornografico dell’UNAR ci vai tu e i pervertiti amichetti tuoi, casomai.
certo sia mai che tua figlia a 12 anni non rimanesse incinta di un ragazzino di 14
Magari il problema del voto di castità riguarda l’interessato e chi ha qualche problema con la sessualità, ma non si capisce perché dovrebbe riguardare tutto il mondo visto che la cosa non coinvolge nessuno altro. Quando si tratta la sfera sessuale, tutti pronti a fare i maestrini, qua non si tratta neppure di omofobia ma proprio di sessuofobia.
Che ho scritto prima?!
Pur di soddisfare i vostri pruriti va bene tutto, pure lo spergiuro reiterato per dodici anni e la compravendita di figlioli.
Tutto fa brodo alla causa gay.