Maltempo, Dio ci salvi dalla nutria (e dai suoi difensori animalisti)

Di Emmanuele Michela
21 Gennaio 2014
L'allarme di Coldiretti: l'esondazione del Secchia nel modenese è colpa delle tane dei roditori, che rendono friabili gli argini. Vallo a dire a chi ne vieta la caccia

nutriaMaltempo, moriremo tutti per colpa delle… nutrie. Eh sì, tutto vero. Nei giorni in cui l’Emilia si trova a fare i conti con danni e allagamenti, sul banco degli imputati per una volta non finiscono le speculazioni dell’uomo e il global warming, né le incapacità dell’amministrazione comunale di turno a far fronte al dissesto idrogeologico, bensì il simpatico roditore, le cui tane scavate negli argini dei fiumi rendono troppo friabili i muri naturali di contenimento dell’acqua, e avrebbero provocato le esondazioni del fiume Secchia nel modenese. L’allarme è stato amplificato dal leghista Roberto Caon, che ieri alla Camera ha rilanciato la proposta di legge che consentisse l’abbattimento di questi animali, e replica gli appelli già lanciati dalle associazioni degli agricoltori, Cia e Coldiretti in testa: oltre a rovinare gli argini dei fiumi con gallerie lunghe da 1 a 5 metri e larghe 30-50 centimetri, le nutrie si cibano dei germogli di piante erbacee e arboree che trovano direttamente nei campi di cereali, e ad esse i contadini imputano danni fino a 20 milioni di euro l’anno nelle campagne attorno ai fiumi.

È ANIMALE ALLOCTONO. Troppa enfasi sul problema? Forse. O forse no, perché, per quanto gli animalisti parlino di attacco all’ambiente e ai suoi equilibri, la nutria è un animale alloctono, non originario delle nostre terre. Nasce in Argentina, da dove è arrivato negli anni Trenta, importato per fare pellicce. Negli anni Sessanta ha iniziato a colonizzare i fiumi delle nostre campagne, dove non trova contrasti naturali alla sua moltiplicazione: in Sud America è il caimano a cacciarlo, da noi ci provano le volpi, ma con risultati esigui visto il crescente numero di roditori. E visti i continui danni che provocano: qualsiasi contadino lo sa, e sarebbe pronto a difendersi nella maniera più semplice, ossia compensando lui ciò che la natura non riesce a fare, limitando questi animali con quel che può. Gli unici che non lo sanno, o che non vogliono vedere il problema, sono gli animalisti: i roditori, poveri, non hanno colpe. Se gli argini crollano non è per le gallerie delle nutrie, bensì per colpa dell’uomo, che come al solito arriva con prepotenza e sconvolge gli equilibri, magari privando di vegetazione argini pericolosi, oppure continuando a cementificare corsi d’acqua.

CONTRO OGNI ORDINE NATURALE. Tutto ciò fa sì che la nutria diventi sacra, praticamente intoccabile nonostante i danni che provoca. Se una Provincia prova a mettere reti lungo gli argini viene accusata di sconvolgere l’habitat naturale del roditore. Quando i comuni tentano di risolvere il problema armando i cacciatori, ecco che vengono etichettati come assassini. Il tutto in nome di una difesa dei diritti degli animali ormai ideologica e nauseabonda, sovvertendo qualsiasi ordine logico la natura abbia realmente creato. Dare la colpa dell’esondazione dei fiumi solo alle nutrie è parziale, ma la polemica mette in luce quanto impazzito sia diventato il dibattito in Italia quando si parla di natura e animali. Scrive bene sul Foglio di oggi Camillo Langone: «La religione, proprio come la natura, non tollera vuoti, e l’arretramento dell’antropocentrismo cristiano ha coinciso con l’avanzata del geocentrismo neopagano di ambientalisti e animalisti. Un fenomeno all’inizio quasi impercettibile e ora evidentissimo a chiunque non abbia gli occhi foderati di fotografie di cani e di gattini. “Siamo a quella sorta di indistinzione metafisica e fisica fra uomo e natura che caratterizza il buddismo”, ha detto monsignor Luigi Negri, uno dei pochi ad aver capito subito. E, come ha scritto Hal Herzog della Western Carolina University, “se ci si rifiuta di tracciare una qualsiasi linea morale tra le specie, si finisce in un mondo in cui le termiti hanno tutti i diritti di divorarti la casa”».

@LeleMichela

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21 commenti

  1. max

    Piu facile prendersela con le nutri che con lo sciagurato uso del territorio.

  2. Maximilian

    ah ah ah ah questi articoli sono piuttosto divertenti

  3. ricardo

    gioco in casa, conosco questo animalito di Dio, sono paraguaiano.La nutria sudamericana preda le piragne che faebbero razzie nei fuimi, qui preda pesci che si riproducono più lentamente, ed essendo più forte e più grande ha da prevalere su quella autoctona. Situazione simile con degli scoiattoli americani.Conclusione arreca danni.

  4. Giannino Stoppani

    Francamente è ridicolo dare la colpa a un roditore dei disastri ambientali italici.
    Francamente è ridicolo prendersela con gli “animalisti” visto e considerato che il povero roditore è in Italia per colpa di chi ne voleva fare pellicce.
    Francamente è ridicolo lasciar intendere su queste pagine che il cristiano debba essere meno che rispettoso e responsabile del creato e delle creature di Dio.

    1. claudio

      Allora non ci capiamo per nulla. L’articolo spiega ” dare la colpa alle nutrie per l’esondazione dei fiumi è solo parziale” e cito quasi testualmente. Se avete problemi di comprensione del testo scritto prendetevela con i vostri insegnanti di medie e superiori, non con Tempi. Grazie

    2. claudio

      Allora non ci capiamo per nulla. L’articolo spiega ” dare la colpa alle nutrie per l’esondazione dei fiumi è solo parziale” e cito quasi testualmente. Se avete problemi di comprensione del testo scritto prendetevela con i vostri insegnanti di medie e superiori,
      non con Tempi. Grazie

  5. claudio

    Pressapochismo? Le nutrie NON hanno in Italia competitori naturali. Punto. Cara Veronica non venga a lamentarsi allora quando se le ritroverà in casa. E cosa diciamo degli altri animali autoctoni che vengono messi alle strette? Possibile che non riuscite voi animalisti a vedere oltre il vostro naso?

  6. Livio

    io vorrei solo dire che mi sono rotto il cxxo di vedere cacciatori scorrazzare nelle mie terre a sparacchiare, perchè ciò gli è permesso, ma non lo dico.

  7. luca

    ma possibile che oltre i gay e il metodo stamina ora odiate anche gli animali?
    ma siete proprio matti figli miei, ma da bambini non avevate un cagnolino o un gattino? alla faccia della bontà dei cattolici.
    precisiamo, forse sta semplice de nutria causa veramente problemi e veramente va uccisa, ma il punto è che a leggervi voi odiate proprio chiunque difenda anche il minimo diritto degli animali…

    voi veramente pensate di essere migliori di un animale qualunque?
    io non credo, io sono sicuro che tra l’uomo e gli animali non ci siano differenze. un giorno, se la terra durerà a sufficienza ci saranno altre specie animali autocoscienti oltre l’uomo, e anche loro parleranno di dio… come ne sono sicuro? i processi biologici e soprattutto fisici negli animali sono uguali. sopratutto i processi fisici, perchè è la fisica che spiega le reti neurali e le loro evoluzioni. i secoli cambieranno la struttura topologica della loro rete neurale e allora alcuni diventeranno in grado di formulare pensieri coscienti.
    inoltre, c’è già stato il Neanderthal che era capace di pensieri coscienti (si vestiva e costruiva utensili) e non era assolutamente ne un uomo ne un suo antenato!

    detto questo per ora siamo la specie dominante e se per la nostra sopravvivenza è necessario uccidere un altro animale facciamolo, ma cavolo voi gli state dichiarando guerra!

    1. Tommasodaquino

      quando non si crede più in Dio si finisce per credere a qualunque cosa

    2. Alex

      Ecco, ci manca solo che in futuro nutrie e scoiattoli grigi bussino di porta in porta distribuendo volantini sulla fine del mondo e le parole del sacro Unicorno Rosa.
      Meglio buttarla sull’ironia perchè se si dice che gli animalisti sono la peggiore sciagura per gli animali, se la prendono a male.

  8. VivalItalia

    E io che speravo de farme a pelliccia col rattone…

    1. beppe

      ma nun te vergogni, cattivone, sempre a penzà rasoterra. vedi veronica come vola alto, come è istruita, precisina, fina fina, ‘sta topona.

      1. paolo

        … accidenti abbiamo scoperto la vera causa dei dissesti … gli animalisti che proteggono la Nutria. E pensare che i comuni vorrebbero mettere le reti per proteggere gli argini ma non lo possono fare … e quindo cosa fanno asfaltano, danno concessioni edilizie improbabili etc poverini.

        dimenticavo che per “Tempi” …. Gesù è morto di freddo 🙂

      2. Veronica

        oh beppe, che poveretto che sei. le topone al massimo te le guardi su internet. degno lettore di un magazine di totale prestigio come “tempi”.

  9. Veronica

    quanto pressapochismo, quanta tendenziosità, quanta ignoranza becera in questo articolo.

    1. nelia

      La “deriva” animalista e “company” parte dalla becera ideologia sessantottina! (liberismo sfrenato, allontanamento spirituale e fisico dalla chiesa, complici i nemici della chiesa che ci usavano, tutto e tutti contribuivano ad “esaltare” nel senso negativo la nostra giovinezza) Poi c’e’ stata una continua “discesa” nella voragine malefica della scristianizzazione operata dai media al servizio dei “padroni del vapore” di quel nefasto periodo storico! Io faccio parte di quel periodo, perche’ sono del ’48. Eravamo ingenui e creduloni. Avevamo pochi anni e pochissimo cervello! Le “squame” dagli occhi son cadute quando si sono visti gli effetti morali odierni. Ora rifletto e penso che se avessimo letto “veramente” il vangelo e messo in pratica sul serio le parole di Gesu’ non avremmo fatto i molti e vergognosi errori che come virus continuano a infettare la nostra societa’!

    2. nelia

      La “deriva” animalista e “company” parte dalla becera ideologia sessantottina! (liberismo sfrenato, allontanamento spirituale e fisico dalla chiesa, complici i nemici della chiesa che ci usavano, tutto e tutti contribuivano ad “esaltare” nel senso negativo la nostra giovinezza) Poi c’e’ stata una continua “discesa” nella voragine malefica della scristianizzazione operata dai media al servizio dei “padroni del vapore” di quel nefasto periodo storico! Io faccio parte di quel periodo, perche’ sono del ’48. Eravamo ingenui e creduloni. Avevamo pochi anni e pochissimo cervello! Le “squame” dagli occhi son cadute quando si sono visti gli effetti morali odierni. Se avessimo letto e messo in pratica il Vangelo!

    3. nelia

      La “deriva” animalista e “company” parte dalla becera ideologia sessantottina! (liberismo sfrenato, allontanamento spirituale e fisico dalla chiesa, complici i nemici della chiesa che ci usavano, tutto e tutti contribuivano ad “esaltare” nel senso negativo la nostra giovinezza) Poi c’e’ stata una continua “discesa” nella voragine malefica della scristianizzazione operata dai media al servizio dei “padroni del vapore” di quel nefasto periodo storico! Io faccio parte di quel periodo, perche’ sono del ’48. Eravamo ingenui e creduloni. Avevamo pochi anni e pochissimo cervello! Le “squame” dagli occhi son cadute quando si sono visti gli effetti morali odierni.

    4. sconoema

      Sei passata in Bassa? Com’è commentare dalla tua poltroncina all’asciutto?

    5. claudio

      Quanto pressapochismo? Mia cara signora É un dato di fatto che questi animali NON abbiano competitori e quindi si moltiplicheranno senza limiti. Quando se li troverà in casa non si azzardi a toccarli, mi raccomando. Avete occhi per vedere e cervello per capire???

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