Contenuto riservato agli abbonati

La preghiera del mattino

Mai dimenticare chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti. E non solo in Ucraina

Di Lodovico Festa
20 Marzo 2024
L’opportunità, in tempo di guerra, di ragionare sulle vie per arrivare al cessate il fuoco, e a chi spetta deporre per primo le armi. Tanto tra Mosca e Kiev quanto a Gaza. Rassegna ragionata dal web
Carro armato russo nella guerra contro l’Uraina
Foto Ansa

Sul Sussidiario Giulio Sapelli scrive: «Ma torniamo alla Finlandia: Stalin la invase e il primo ministro finlandese Mannerheim, pur di ottenere la pace, concesse a Stalin i territori che richiedeva e si risolse a restare neutrale nel corso della guerra. Fu una decisione molto sofferta da Churchill, che aveva con Mannerheim un lungo rapporto di stima e di amicizia. Ma quella che allora a molti parve una decisione assai controversa e rinunciataria si rivelò al finire della guerra – che vide l’Urss vittoriosa – una soluzione decisiva per consentire alla Finlandia non solo di riacquistare i territori della Carelia e di Petsamo, ma di non subire la devastante occupazione staliniana imperialistica delle nazioni baltiche, occupazione che segnò la fine della Seconda Guerra mondiale aprendo quelle ferite che oggi – con la nuova aggressione all’Ucraina – si sono riaperte costruendo un nuovo assetto di potenza in Europa e nella stessa Nato, ponendo il fianco Nord al centro dello scontro...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati