Ma se gli indipendentisti veneti sono così pericolosi, perché i magistrati hanno aspettato tre anni per fermarli?

Di Redazione
03 Aprile 2014
Discorsi da bar, opinioni sopra le righe, una specie di ruspa acconciata come un carroarmato. Però li arrestano. Tosi: «È stata un'operazione a metà tra stato di polizia e Repubblica delle banane»

Il gruppo di indipendentisti veneti arrestati ieri su mandato della Procura di Brescia davvero è una minaccia all’ordine democratico della Nazione? A dubitarne sono in molti. Le minacce di maggior intensità emerse nelle intercettazioni sono: «Più che tagliare il salame noi abbiamo bisogno di caricare i candelotti di dinamite». I nostalgici della Serenissima, guidati dall’attempato leader Giancarlo Orini (75 anni), almeno a parole non hanno però intenzione di far del male a nessuno, manco ai tralicci (perché la gente poi si incazza perché può vedere la partita in tv, dicono al telefono).
Pare che le prime indagini su di loro siano partite tre anni fa. Così,oggi, sul Giornale, Stefano Lorenzetto chiede: «Se davvero il “gruppo riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista”, come sostengono i carabinieri dei ros, “aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l’indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale”, viene spontaneo domandarsi: scusate e avete aspettato dal 2012 per assicurare alla giustizia 51 individui così pericolosi?». «Che cosa avranno aspettato i signori magistrati?», prosegue Lorenzetto, «che le brigate finissero di verniciare il nuovo tanko (il “carrarmato” fai da te, foto a destra)?»

BLITZ DOPO IL REFERENDUM. Da quello che emerge dalle intercettazioni, i “terroristi veneti” avevano intenzione di occupare Piazza San Marco a Venezia con la ruspa blindata (dimostrazione delle «finalità violente» del gruppo, secondo i Pm) e abbattere con una cannonata una statua di Garibaldi. «Desta sospetto – continua Lorenzetto – che la clamorosa inchiesta sia stata chiusa a soli 12 giorni dalla secessione telematica del Veneto sancita dal sito Plebiscito.eu con 2.102.969 sì (89,1 % dei votanti)». Roma non gliel’avrebbe fatta passare liscia, aveva previsto Lorenzetto. «Ed ecco, puntuale, la conferma: fra gli arrestati figura anche Franco Rocchetta, principale sostenitore dell’iniziativa referendaria e fondatore di quella Liga veneta che fu la madre di tutte le leghe».

ROCCHETTA, MITE E LOQUACE. «Non conosco gli intimi precordi di Rocchetta», prosegue Lorenzetto, «però mi sentirei di escludere che sia capace di azioni malvagie». «Lo intervistai 15 anni fa, mentre era impegnato a dare nomi veneti a oggetti di uso comune: croto (rospo) al mouse; sitòn (libellula) all’elicottero; damò (da adesso) al fax». Per Lorenzetto, Rocchetta è «la mitezza fatta in persona». Dotato di «straripante loquacità», scrive il giornalista, «tutt’al più riuscirebbe a sbaragliare una compagnia di carabinieri solo a forza di parole».

TOSI: IL CARROARMATO? UNA RUSPETTA. Come ha detto ieri sera il sindaco di Verona Flavio Tosi a Radio 24, gli arresti sono un’iniziativa sproporzionata rispetto alla pericolosità dei soggetti in questione. E il famoso carroarmato? «Era una ruspetta con una specie di fucile: sono molto più pericoloso io con i miei fucili da caccia. È stata un’operazione a metà tra stato di polizia e Repubblica delle banane».

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7 commenti

  1. gipo

    Solo per il piacere di discutere, due stralci dalla dichiarazione d’Indipendenza del 1776:
    “…Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l’esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d’un
    malgoverno finché siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati…”
    … omissis …
    “10) Ha istituito una quantità di uffici nuovi, e mandato qui sciami di impiegati per vessare il popolo e divorarne gli averi.”

    Da buon Veneto in trasferta mi chiedo: quanto manca al raggiungimento del limite di cui sopra?
    E’ una domanda che vale per ciascuno di noi (Nord, centro o sud della nostra grande Patria).
    Lungi dal teorizzare qualsiasi azione a supporto dei secessionisti al merlot – clinton (vino storico del Veneto e non ex presidente USA) – valpolicella o alla polenta e salame, mi chiedo: forse non è il caso di tornare a costruire come ci insegnava la Dottrina sociale (così ben declinata da Eliot):
    In luoghi abbandonati
    noi costruiremo con nuovi mattoni.

    Ci sono macchine e mani
    e creta per nuovi mattoni
    e calce per nuovo cemento.
    …. omissis ….
    C’è un lavoro comune
    e una fede per tutti,
    un compito per ognuno,
    ogni uomo ha il suo lavoro
    Nel ricordo di Giovanni d’Austria, Barbarigo e A. Doria che, vincendo a Lepanto contro i Turchi, posero le basi per un Europa cristiana e Libera!

  2. Luca_P

    Siamo uno Stato a Democrazia limitata, altro che barzellette.
    Comunque una simile azione signfica solo debolezza statale, magari hanno avuto paura per l’accordo stipulato con gli indipendentisti di Malu Entu, Sardegna, anche uno di loro è stato arrestato, non sia mai costituissero una forza antagonista della Nato 🙂
    In Gran Bretagna nel 1997 c’è stato un referendum sovranista, la politica ne ha preso atto ed ha cambiato volto alla Nazione ora costituita da 4 Stati Sovrani(Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord) uniti sotto la Corona della Regina.
    In Italia invece si manda il popolo in galera, oppure con leggi truffa s’impedisce ai cittadini di avere i leggittimi rappresentanti, come è accaduto in Sardegna alle ultime regionali, tanto se non prima tra 5 anni i movimenti sovranisti entreranno ancora più numerosi in Regione, ed allora che si fa?
    Si arrestano gli elettori?
    Suvvia siamo seri, abbiamo gli assasini in libertà e le brave persone in galera.
    Ma quale cannonata per abbattere statua di Garibaldi, una cosa a cui non crede nemmeno chi ha formulato l’ipotesi di accusa.
    Come scritto sopra quel cingolato-tank un ottimo carro indipendentista per sfilare a carnevale, non certo per andare a far la guerra di secessione, siamo seri, e soprattutto rispettosi del volere dei cittadini.
    IL POPOLO E’ SOVRANO.

    1. pallo

      @Luca:
      dopo il “referendum” on-line ho visto l’intervista ad un sindaco che si è presentato in video con la fascia rossa al posto di quella tricolore sparando una serie di baggianate indipendentiste, fosse per me uno così deve essere accusato e processato per “Attentato contro l’integrità e l’unità dello Stato” che essendo sindaco lui rappresenta quindi il giorno dopo DIMISSIONI !!!

      In Gran Bretagna hanno fatto un REFERDUM vero e non un sondaggio su internet, inoltre voglio ricordarti che in Irlanda del Nord lo Stato Inglese ha mandato l’esercito per anni per tenere a bada l’IRA alla faccia del popolo sovrano.

      Buffoni !!!

  3. giovanni

    Possiamo fare a meno di rileggere Miguel de Cervantes

  4. Giannino Stoppani

    Chissà chi acquisterà il brevetto di un così temibile mezzo corazzato?
    L’OTO Melara o un carrista del carnevale di Viareggio?
    La seconda che ho detto!

    1. Su Connottu

      Se il cannoncino può essere caricato a sale,
      lo terrei presente per la manutenzione delle strade di montagna.

      1. Grillo Parlantem

        Un plauso a chi ha guidato le forze dell’ordine permettendo il sequestro tra l’altro un micidiale tubo da dodici millimetri, che se brandito da mani esperte, poteva anche ammaccare qualche zucca.
        A parte gli scherzi, se passa la legge Scalfarotto, questo è l’assaggio di ciò che capiterà a chi avrà il coraggio di proclamare il Vangelo.
        Se penso, che il mio parroco, da buon cacciatore, in canonica tiene come minimo mezza dozzina di fucili veri…

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