L’Italia ha tre opzioni: un futuro greco, il mondo Gaia di Grillo-Casaleggio oppure “fare politica”

Di Emanuele Boffi
05 Marzo 2013
Bisogna «mettersi d'accordo e cercare di svuotare il vaso della buffoneria protestataria». Il resto è new age e ciarpame wi-fi.

Giuliano Ferrara oggi sul Foglio ha ragione da vendere. Inutile continuare a corteggiare i grillini e cercare di interpretare i loro continui sbalzi politico-umorali nel vano tentativo di arrivare a un governo di minoranza con l’appoggio esterno del M5S.
Il modello Crocetta/Sicilia, dicono. Dimenticandosi di aggiungere che c’è un po’ di differenza tra un governo regionale e uno nazionale e che nell’isola tra grillini e Pd si è arrivati sì ad accordi, ma era meglio se non ci si fosse arrivati (latrare contro i cattivi americani del Muos, mandando a ramengo accordi internazionali, non è esattamente quel che si può definire una politica assennata e lungimirante).
Il modello Pizzarotti/Parma, dicono. Perfetto, guardate cosa succede nella città in cui il sindaco viene eletto in nome del “no” all’inceneritore e poi – dopo mesi di immobilismo e video-appelli su Youtube – si accorge che del termovalorizzatore non può farne a meno. Intanto, però, il Quoziente Parma l’ha tolto.
E a Bologna? In quel caso per il Pd si tratta quasi di una premonizione. Governano la città, ma per paura dei grillini sono disposti a lasciar morire le scuole paritarie (e poi ai 1.700 bambini in strada chi ci pensa, la Casaleggio Associati?).

L’unica soluzione – volendo evitare il voto “alla greca” – è un’intesa Pd-Pdl. «La sfida bersaniana («o Grillo in maggioranza o morte»)», come la chiama Ferrara, è una sciocchezza dal respiro corto, imposta a un pallido segretario da «una base virulenta e incazzata, educata a perdere la ragione». Un accordo Pd-Pdl per un governissimo o un governo di transizione è quel che qualcuno si augurava? No. Ma è anche, numeri alla mano, l’unica soluzione possibile per evitare il ciarpame wi-fi.

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A meno che, appunto, non ci si voglia illudere – li avete visti ieri, no? – che si possano trovare delle intese con chi ha nelle sue priorità di governo le piste ciclabili o chi pensa di potersi occupare di “demolire il proprio ego perché si è occupato di acqua pubblica”. Ha ragione quindi Ferrara quando oggi sul Foglio scrive che «in democrazia bisogna rispettare tutti, d’accordo, si dice così. Anche un movimento nato dal fortunato vaffanculo di un attore comico annoiato? Anche una masnada di parvenu organizzati da un couturier del web che teorizza idee da setta new age sul futuro del pianeta Gaia? Bisogna trattare con i guanti una classe dirigente come quella che si lascia ammirare nei video delle prime assemblee di deputati e senatori a cinque stelle?». C’è davvero qualcuno che crede si possa governare un paese con chi vuole «il reddito di cittadinanza, il referendum sull’euro, la pensione a sessant’anni, la bassa velocità e altre bellurie» di simile risma?

Inseguire i grillini, i vaneggiamenti di Casaleggio sul web-mondo che verrà, i vaffanculo di Grillo distribuiti a destra e a manca, è tentare la sorte; è farsi gabbare al gioco delle tre carte. Serve «mettersi d’accordo, stipulare un compromesso, governare la legislatura, scegliersi un presidente, cercare di svuotare il vaso della buffoneria protestataria». Una volta, tutto questo si chiamava “fare politica”.

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14 commenti

  1. giuliano

    si verificherà invece questo:
    1) la magistratura condannerà Berlusconi sul processo sovietico Ruby (sovietico=senza prove e senza accuse della parte lesa)
    2) con Berlusconi fuori gioco il PDL si squaglia e una parte sufficiente di esso aggiusterà i numeri del PD senza che i PM inquisiscano per compravendita di deputati.
    Non avete ancora capito che siamo già in dittatura, anzi in una tirannia, dove il tiranno è il progressismo nazionale e internazionale, il quale agisce per mezzo della sinistra, delle banche, dei PM, dei sindacati, e di tutti i milioni di MILITONTI sparsi a seminare il verbo per ogni dove

  2. gmtubini

    Ferrara, come apre bocca, trova subito chi gli rinfaccia di essere stato comunista e di essere grasso.
    Chissà cosa avrebbero detto costoro, a suo tempo, a uno come San Paolo.
    Questo tanto per delineare per benino il livello della discussione politica in Italia.
    Traducendo liberamente il signor H.Hesse: “insulti e cuculandia”.

  3. Quercia

    1′ dato di fatto:Tutti i partiti e/o movimenti propongono di dare incentivi + o meno diretti a noi cittadini. Partendo dalla riduzione di tutte le tasse al reddito di cittadinanza. 2′ dato di fatto:queste proposte sono difficilmente “copribili” finanziariamente. Proposta: Perchè non modifichiamo il sistema tributario in modo tale che la persona fisica (a prescindere dall’età, sesso, lavoro ecc) paghino le tasse non sul loro reddito ma sul loro “utile”? E’ un modo come un’altro per dire: rendiamo deducibili la quasi totalità delle spese che le persone sostengono. Questo garantirebbe il rispetto della capacità contributiva (prevista dalla costituzione), tutelerebbe una certa equità (non è giusto che un cittadino debba pagare prima l’irpef e poi mangiare, vestirsi ecc), garantire l’emersione automatica di gran parte dell’evasione (senza spendere un soldo di attività d’accertamento).
    Quindi, ora un cittadino guadagna 100, su quei 100 paga le tasse e poi spende per sopravvivere, vivere e vivere alla grande. Con questa proposta, il cittadino prende 100, spende per vivere, paga le tasse e poi spende per vivere alla grande.

  4. david

    Fassinianamente dico a Ferrara: “ma chi si crede di essere? si faccia 1 partito suo e vediamo quanti voti prende!” (l’ha già fatto e aveva preso percentuali vicinissime allo zero!).
    Continuate pure redattori di Tempi anche con il vs vate Ferrara a picchiare su Grillo, tanto siete finiti politicamente e culturalmente!!!!!!!! Aspettate max 1 anno e i vostri maestri e guru politici usciranno di scena TUTTI, così come sono già usciti il fu vs Buttiglione e il fu vs Farina.

  5. Sergio Galli

    Ma come si permette il Sig. Ferrara Giuliano di disprezzare chi non ha potuto da sedere sugli scranni dei brontosauri della politica? Forse che il Sig. Ferrara Giuliano da veterano comunista qual era, rivendica un “posticino” nel consesso dei più?

  6. H.Hesse

    Grillo e Grillismo…
    Invettive dal “Wolkenkuckucksheim”!

  7. Michele

    Caro Rodrigo, hai ragione: i partiti tutti hanno da imparare molte lezioni, l’austerita’ senza scelte e finalita’ che motivino i sacrifici (e che li distribuiscano secondo le effettive capacita’ economiche della gente) ha fatto il suo tempo e occorre cambiare. Aggiungerei che qualcosina da imparare l’ha pure il gruppo di molto onorevoli catapultati in parlamento da milioni di elettori in buona fede che si sono lasciati convincere dall’imbonitore nazional-popolare del momento. Ad esempio potrebbero imparare a rendere conto pubblico delle loro idee e a sostituire gli slogan con pensieri veri e propri, magari iniziare a leggere la Costituzione per iniziare a capirla. Cosi’ avranno qualche chance di rendersi conto dei buffoni che pretendono di sequestrare il loro pensiero, il gatto e la volpe. Meglio comunque la poltica della anti-politica. Meglio una politica imperfetta che una antipolitica puritana pretenziosa ignorante e tendenzialmente totalitaria (chi si sottrae al pubblico dibattito e sogna sistemi web di “democrazia diretta” e’ un dittatore in pectore). Meglio Monti che un dittatore

    1. Lele

      MIchele a me sembra che l’unico dittatore sia colui che ha imposto alla regione Lombardia la propria igienista dentale!
      Preferisci un parlamento di “igieniste dentali”(le chiamano così, adesso), di corroti, di coruttibili, di Scilipoti, Razzi e De Gregorio(che si vendono per due soldi) all’antipolitca puritana e ignorante?
      No perchè per 20 anni(ma sono anche di più) ci hanno offerto questo indecoroso spettacolo.

      Ed è vero e lo ammetto che questi “grillini” sembrano tanti piccoli idioti che non trovano una strada loro.
      Ma sono alle prime armi, completamente inesperti.
      Ma soprattutto sono onesti(hai ragione: forse ancora per poco)!
      E a me questo basta! basta e avanza.

      Che Giuliano Ferrara imprechi contro i referendum e contro la cultura di Grillo è normale. Odia chi pensa diversamente da lui, da sempre. E sa benissimo che a rischio non sono solo i soldi dei suoi amici parlamentari ma anche quelli del suo giornale che ogni anno lo stato italiano elargisce in maniera incontrollata(ripeto: incontrollata!!!).

      Fidati. meglio iniziare a chiudere tutti i rubinetti che perdono troppa acqua e dopo pensare ad un Monti-bis.

      P.s. anche se non sembra, ti assicuro che sono più vicino alle idee politiche di Monti che a quelle di Grillo. Ma, cribbio, pretendo che chi amministri i miei soldi sia onesto non “imperfetto”!

      1. Marco

        3 milioni di euro per “Il Foglio”, nel 2010, elargiti ad un giornale che non legge nessuno. Chi ha pagato? Indovinate. Il fesso che sopra ha scritto “meglio Monti di un dittatore” dovrebbe riflettere, se ne è capace: Monti non è stato votato da nessuno, ma messo con un golpe da Napolitano. E ha fatto quel che ha fatto, mandando educatamente sul lastrico migliaia di persone. Grillo ha preso un voto su quattro.

        1. Jenny Garnera

          Meglio un dittatore di Monti? Meglio un esercito di no-a-tutto laureati in economia domestica di una combriccola, limitata, di trasformisti e yeswoman eletti dal centrosinistra o dal centrodestra (ce li avremo sempre con noi – vedi sinistra storica)? Certo, la democrazia e la libertà hanno un prezzo. Però è curioso che siano proprio i presunti anti-fascisti a gettarsi a braccia aperte verso uno stato totalitaria per colpa dell’Imu, di un’igienista dentale e di scilipoti.

          1. Lele

            Jenny su che prove basi il tuo “stato totalitariO”?
            Non ti fidare dei giornalisti(soprattutto del buone e bravo Ferrara, che ti ricordi oltre a prendere i soldi dallo stato italiano, cioè da te, prendere delle laute sovvenzioni da Silvio Berlusconi!).
            Pensa: Grillo è tanto fascista che non siederà manco in parlamento! Proprio perchè lui è un condannato e non può farlo! Non sarà mai premier per sua scelta!
            Pensa che dittatore che è, Jenny!!!

            Ieri la regione Sicilia ha approvato l’abolizione delle province nella regione!
            L’abolizione delle province!!! La vecchia promessa(la ricordi, Jenny?) elettorale di Silvio Berlusconi nel 2008 e mai mantenuta!

            I “fascisti”(come li tendi a definire te, Jenny) del Movimento 5 stelle con i soldi che hanno liberamente rinunciato dal loro stipendio(si sono decurtati volontariamente lo stipendio da 20000€ a 2500€! Che fascistoni, Janny eh???) hanno aperto un fondo interno alla regione Sicilia che verrà usato per creare microcredito(sai cos’è Janny? Lo conosci?) da elargire alle piccole imprese, artigiani, della regione Sicilia che si trovano in difficoltà.

            Questi sono fatti! Non sono parole! FATTI!

            Parole (perlopiù vuote) sono quelle di Ferrara che critica stupidamente un Movimento che non capisce e non capirà mai.

            Non c’è nessun fascismo o totalitarismo, cara Jenny: solo persone semplici che dedicano del tempo a portare avanti valori e ideali nei quali credono… anche a costo di essere derisi!

    2. rodrigo

      Caro Mihele, a dire il vero, secondo molti, il dittatore è Monti che si è insediato a seguito ad un diktat UE . Lo ha ripetuto per l’ennesima volta Tremonti alla trasmissione di Paragone Venerdì . «Macché salvatore dell’Italia… I fondamentali dell’economia reggevano e con il fondo salvastati fa pagare all’Italia i conti tedeschi». Giulio Tremonti non fa sconti al premier e lo taccia di essere stato un «podestà straniero» a Roma. Roma, 30 gen. – (Adnkronos) – ”La lettera firmata da Draghi (nella quale nel luglio 2011 viene intimato all’Italia di adeguarsi alle direttive UE immediatamente e senza ritardi e viene fatto pressione per un cambio di governo ) e’ stata un atto contro il mio paese”. A sostenerlo e’ l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ospite di ‘Adnkronos Confronti’. ”Ad un Paese in crisi chiede di essere restrittivo mentre a dicembre e’ espansivo regalando alle banche un trilione di euro. E’ stato restrittivo con il suo paese ed espansivo con le banche”.

  8. rodrigo

    Un consiglio ai politici “per bene” . Per favore basta parlare di preoccupazione per il “trionfo dell’ antipolitica”. Siete stati voi a favorirla. In 14 mesi del governo del preside Monti cosa avete fatto ?
    Non siete stati capaci di fare una legge elettorale (o non avete voluto) ; non avete voluto tagliare i costi della politica; non avete tagliato la spesa pubblica non qualificata; non avete intaccato nessun privilegio; avete votato tutti i provvedimenti di Monti anche quelli più gravosi e punitivi per la società italiana. Avete assistito senza fiatare al trascinamento dell’Italia in recessione, alla diminuzione vertiginosa del pil, alla chiusura di 300.000 imprese, all’aumento esponenziale della disoccupazione, all’aumento vergognoso della tassazione diretta. Non avete mai protestato che in Ital…ia non ci fosse più un’opposizione, né mai avete tentato di difendere chi vi aveva votato. Non vi siete vergognati che Monti procedesse allo pseudo-risanamento prelevando il 99% dalle tasche degli italiani e solo l’1% dai tagli della spesa. In molti pensano che siete stati in silenzio dinanzi a questa macelleria sociale non per salvare l’Italia, come ipocritamente dite, ma per salvare la vostra mangiatoia. Nonostante questo, in tanti vi hanno votato. Allora, invece di lamentarvi, brindate e cercate per il futuro di rendervi utili e di fare il lavoro per il quale siete esageratamente e spesso anche immeritatamente pagati. Altrimenti, alle prossime elezioni, che credo saranno a breve, correte il rischio di perdere i vostri privilegi definitivamente . PS per i politici cattolici : di fronte alla macelleria sociale di Monti avete dimenticato che tra i principi non negoziabili ci sono anche il principio di solidarietà e quello di sussidiarietà che Monti con il vostro voto ha sistematicamente violato.

  9. mauro

    grazie giuliano e grazie boffi, se il pd non avesse una visione così ideologica e irrigidita nel pensare solo a berlusconi un accordo con il pdl sulle riforme e sulle urgenze italiane sarebbe una vera pacificazione nazionale; questo paese ne ha bisogno e il pdl non è solo berlusconi, è l’altra italia che l’intellettualismo del pd non vuole accettare e riconoscere come reale. Ci vuole un po’ di realismo politico; non c’è solo ruby, il principio e tutta la spazzatura ideologica che ciascuno deve riporre per guardare la realtà per quello che è…

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