Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Politica

L’abolizione della prescrizione e quella della politica

Alla vigilia della «penalizzazione integrale della vita sociale». Panebianco indaga per il Corriere sulle ragioni dello squilibrio tra politica e giustizia in Italia. Con un caveat per Salvini

Redazione
09/12/2019 - 16:19
Politica
CondividiTwittaChattaInvia
Protesta degli avvocati penalisti contro l'abolizione della prescrizione

Va segnalato oggi l’editoriale del Corriere della Sera firmato da Angelo Panebianco, che critica l’«ormai probabile» imminente abolizione della prescrizione come prova definitiva dello squilibrio tra poteri in atto nel nostro paese.

Il politologo fa innanzitutto un rapido affondo sulle conseguenze giuridiche dell’abolizione della prescrizione, con parole che confermano e aggravano il giudizio negativo dato da Tempi nei giorni scorsi sulla misura. Scrive Panebianco:

«Dopo una pluridecennale attività che, provvedimento dopo provvedimento, ha dilatato sempre più la sfera di applicazione del diritto penale, siamo ora giunti alla “penalizzazione integrale” della vita sociale, pubblica e privata, italiana. […] Quanto oggi passa – penalmente parlando – il convento, fa apparire il codice Rocco, promulgato ai tempi della Buonanima, come faro e testimonianza di civiltà giuridica».

LA DILATAZIONE DEL DIRITTO PENALE

Tuttavia la riflessione dell’editorialista del Corriere più che il significato “tecnico” del provvedimento riguarda «le cause politiche della situazione attuale», nella quale si assiste a una «dilatazione abnorme della sfera di applicazione del diritto penale».

LEGGI ANCHE:

immobiliare

Gli eurotalebani del green colpiscono ancora. Dopo le auto, tocca alle case

15 Marzo 2023
Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, 27 dicembre 2021

Cari leghisti, tra la propaganda liberal e il clericalismo muscolare, c’è una terza via

12 Marzo 2023

Se oggi la giustizia rappresenta un «incombenza, opprimente e arbitraria, su ogni aspetto della vita civile», ricorda Panebianco, è perché in Italia «a un certo punto» (leggi: Mani pulite) è «avvenuto un radicale ribaltamento dei rapporti di forza fra potere politico-rappresentativo e potere giudiziario».

I TIFOSI DELLE MANETTE

Ma sarebbe un errore – si legge ancora nell’editoriale – «credere che in questa vicenda contino soltanto le élite, che tutto si risolva nel contestuale indebolimento delle élite politico-rappresentative e nel rafforzamento di quelle giudiziarie». Perché secondo Panebianco lo squilibrio tra i poteri della politica e della giustizia non è appena frutto di un colpo di mano, non è il risultato esclusivo di una guerra tra oligarchie. C’entra anche, e molto, la cosiddetta opinione pubblica.

«Perché questa trasformazione, questo ribaltamento dei rapporti di forza fra politica rappresentativa e magistratura inquirente ha goduto e gode di ampi consensi nel Paese […]. Si tratti di scudi legali a protezione dei parlamentari o di freni al regime di intercettazione selvaggia qui vigente, non c’è stato mai un tentativo della politica di riguadagnare le posizioni perdute che non incontrasse la feroce opposizione di settori ampi dell’opinione pubblica».

LA CONNIVENZA DEI GRILLINI E DEL PD

È chiaro con chi ce l’ha Panebianco: con gli estremisti della “lotta ai corrotti”. È anche con il loro sostegno e per le loro pressioni che si è potuta realizzare «la penalizzazione integrale della vita pubblica». E questo nonostante le innumerevoli dimostrazioni del fatto che la guerra alla corruzione condotta con i forconi è stata «un fallimento totale».

«È proprio grazie all’ampia riserva di consensi di cui continua a godere nel Paese che la democrazia giudiziaria è in una botte di ferro. Perché quei consensi garantiscono ai settori più militanti del potere giudiziario di poter contare sulla sicura connivenza di frazioni quantitativamente importanti della classe politica. Oggi i 5 Stelle, ieri una parte del Pd».

CRAXI, BERLUSCONI, RENZI E POI?

E qual è la conseguenza di questa connivenza tra giustizia straripante e politica forcaiola? La conseguenza, spiega sempre Panebianco, è l’impossibilità di qualunque leadership forte. Poiché «una leadership politica forte, ancorché democratica, sarebbe comunque una minaccia per lo status quo: potrebbe riuscire prima o poi a riequilibrare i rapporti di forza fra potere rappresentativo e potere giudiziario».

Di qui la peculitarità del nostro sistema politico, in crisi come tutti i sistemi occidentali ma con una grave debolezza in più. Da tenere a mente questo passaggio dell’editoriale del Corriere:

«In quasi tutte le altre democrazie occidentali leader forti emergono […] e anche quando inciampino in inchieste giudiziarie (inchieste della magistratura ordinaria intendo) non corrono per lo più grossi rischi personali. In Italia è diverso. Qui da noi quando emerge un leader che per le sue caratteristiche promette di essere un leader forte, sappiamo tutti che c’è un Piazzale Loreto che lo aspetta: Craxi, Berlusconi, Renzi. Scommetto che molto presto arriverà anche il turno di Salvini».

Foto Ansa

Tags: angelo panebiancoCorriere della SeraMatteo RenziMatteo SalviniprescrizioneSilvio Berlusconi
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

immobiliare

Gli eurotalebani del green colpiscono ancora. Dopo le auto, tocca alle case

15 Marzo 2023
Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, 27 dicembre 2021

Cari leghisti, tra la propaganda liberal e il clericalismo muscolare, c’è una terza via

12 Marzo 2023
Elaborazione grafica del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina

«Io, traghettatore, dico sì al ponte sullo Stretto di Messina»

8 Marzo 2023
Il presidio seguito dal corteo a Napoli dove la Rete antirazzista, dopo la strage di migranti sulle coste di Crotone in Calabria, ha chiesto le dimissioni del ministro dell'Interno Piantedosi , 28 febbraio 2023 (Ansa)

Lo squallido uso politico della tragedia di Crotone

2 Marzo 2023
La neo segretaria del Pd Elly Schlein, Roma, 28 febbraio 2023 (Ansa)

Schlein e un partito radicale (che vorrebbe essere) di massa

2 Marzo 2023
Le rovine dell’Hotel Rigopiano colpito da una valanga il 18 gennaio 2017

Rigopiano e l’idea «spaventosa» che un’assoluzione sia «il naufragio della giustizia»

1 Marzo 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Pier Paolo Pasolini

Perché i ciellini sono così affascinati dai “corsari” Pasolini e Testori

Peppino Zola
28 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Alla Francia nella tempesta mancava solo un maxi scandalo finanziario
    Lodovico Festa
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Lo stupro e la contrattualizzazione del rapporto sessuale
    Rodolfo Casadei
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist