Claudio Cappon, direttore generale Rai, va raccontando sui giornali che la Rai è così in rosso che mai era stata così in rosso da 13 anni a questa parte. E allora perché la Rai butta via 20 mila euro per acquistare un video spazzatura dalla Bbc? D’accordo, sono noccioline per chi perde già 80 milioni di euro. Ma quale logica c’è nel comperare una schifezza anticattolica rifiutata perfino da Milena Gabanelli? Nessuna. Se non quella di lisciare il pelo ai pannelliani che dopo il Family day si sono inventati uno spot al filmato uscito in Gran Bretagna nell’ottobre 2006. E che, guarda caso, la Bbc ha pubblicato su internet nei giorni in cui Tony Blair, dopo le dimissioni da premier, ha fatto trapelare la notizia che si sente finalmente libero di aderire alla Chiesa cattolica. Naturale che hanno ragione quelli che si chiedono “ma se la Rai vuole occuparsi sul serio di pedofilia, perché va all’estero quando gli basta fare un giro nella cronaca italiana, ecclesiastica e non, ché il diavolo veste la tonaca ogni tanto, ma più spesso veste Prada?”. Ma niente da fare. La Rai ha comprato a Londra un filmato che, quanto all’argomento, i casi sono vecchiotti, quanto ai personaggi che vi appaiono, uno passa per semplice conduttore (ed è invece anche un politico gay), un altro è un ex frate che ce l’ha a morte con la Chiesa e un altro ancora è un ex prete reo confesso che si vede lontano un miglio che recita troppo pomposamente la parte del cattivo. Dov’è la notizia? La notizia sta nel fatto che il video è intercalato da cima a fondo dall’accusa a Benedetto XVI di coprire i preti pedofili. Una follia (per i particolari si legga Massimo Introvigne in www.cesnur.org). E la Rai che dice? Niente. Ma assicura che se il video dovesse andare in onda verrà garantita la par condicio. Ma che cretineria è? Scusi Cappon, ma quale cittadino di uno stato non nazista o stalinista andrebbe a una recita organizzata per infamarlo?
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi