Contenuto riservato agli abbonati
“Crisi” è la parola più utilizzata negli ultimi giorni e settimane. Per tutti è la parola usata per spiegare la crisi politica che ha portato alle dimissioni di Mario Draghi da presidente del Consiglio; per qualcuno è qualcosa di più profondo che risale, in Italia, alla fine della Prima Repubblica. Questa seconda analisi certamente si avvicina di più alla realtà. La crisi italiana è conseguente a quel terremoto scoppiato nel 1989 con la caduta del Muro di Berlino e con la successiva fine dell’Unione Sovietica, nel 1991. Da allora è iniziato un continuo smottamento del terreno politico che non si è mai fermato, in Italia moltiplicato dalla stagione di Tangentopoli.
Sono nati nuovi partiti e un sistema elettorale parzialmente maggioritario ha favorito la nascita di due fronti contrapposti, centrodestra e centrosinistra, composti dai nuovi partiti eredi (solo in parte) di quelli della Prima Repubblica. In questi tre decenni anche all’interno...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno