La Costa Concordia in viaggio verso Genova
Alle 11.25 di stamattina, due anni e sei mesi dopo il naufragio del 13 gennaio 2012 in cui morirono 32 persone, ha lasciato finalmente l’isola del Giglio. «Vi comunico in maniera ufficiale che la nave è partita. È una soddisfazione che deve essere misurata e sobria, che non può prescindere dal perché siamo qua» ha annunciato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, alle 11.45 in conferenza stampa.
ROTTA PER GENOVA. La nave viaggia, preceduta e seguita da alcuni rimorchiatori di sicurezza, alla velocità di due nodi, quella che è definita da “crociera” (la notte del 13 gennaio, la nave viaggiava a 16 nodi). L’ultimo cavo che tratteneva la Concordia è stato tagliato alle 11.15 da Wietsman Roets, uno degli esperti sudafricani che hanno seguito le operazioni e che si trovava a bordo di uno dei rimorchiatori.
EMOZIONE AL GIGLIO. Il momento in cui la nave ha iniziato a muoversi è stato salutato da una folla di curiosi, abitanti e turisti, con un applauso e qualcuno è arrivato a sventolare i propri foulard. Uno dei residenti dell’isola all’Ansa ha raccontato cosa si vive in queste ore al Giglio: «Oggi finalmente l’isola è di nuovo nostra». Anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, su facebook, ha salutato la partenza: “Dopo 900 giorni la Concordia se ne va, lascia il Giglio. Non si deve dimenticare che è stata una tragedia enorme che ha provocato 32 vittime e ferito i fragili equilibri di quest’isola”. Tra le persone che sulla banchina hanno osservato la partenza c’era anche uno dei sopravvissuti al naufragio, lo spagnolo Pablo Lazaro Juan, giunto apposta dalla sua città, Alicante: «È la fine della storia di una nave, di un mostro di ferro, ma non la fine della mia storia con la Costa Concordia. Quella non si può dimenticare. Quella storia è per sempre nella mia mente ed ancora oggi nei miei sogni»
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