L’Italia è l’unico Stato al mondo ad avere petrolio e a impedirne l’estrazione. «Ma cosa c’è nella testa di questo paese?»

Di Redazione
22 Marzo 2014
L'esperto di energia Chicco Testa scrive una lettera di fuoco al Foglio per criticare una mozione di alcuni senatori che hanno chiesto la moratoria totale sulle estrazioni

«Ma che cosa c’è nella testa di questo paese?». Comincia con questa domanda una lettera inviata oggi al Foglio da Chicco Testa, esperto di energia, presidente di Assoelettrica e membro del Board and Management della Mediterranean Oil & Gas Plc, compagnia attiva nell’esplorazione e nella produzione di idrocarburi liquidi e gassosi nell’area del Mediterraneo.

UNA MORATORIA ASSURDA. «Cosa c’è nella testa di quei senatori che hanno approvato una mozione che chiede una moratoria totale sulle estrazioni petrolifere in mare? Lo sanno i senatori che l’Italia importa l’80 per cento del suo fabbisogno energetico? Che esso proviene tutto da aree del mondo a rischio geopolitico? (…) Che i soldi che spendiamo per importare petrolio e gas alimentano spesso le casse di regimi antidemocratici, teocratici e corrotti?», continua la lettera.

«REGALIAMO IL NOSTRO PETROLIO». Perché, si chiede Testa, «in ogni paese del mondo avere petrolio sottoterra e in mare è considerata una fortuna, una benedizione e in Italia invece le attività estrattive vengono ostacolate in tutti i modi? Fino ad arrivare che il petrolio italiano corre il rischio di essere sfruttato, nell’Adriatico e nel Tirreno, dai paesi confinanti (…)? Perché? Regaliamoglielo, che è meglio. Perché l’insalata deve essere a chilometro zero e il petrolio invece sta bene a chilometri mille?».

ADDIO INVESTIMENTI. La dura requisitoria del presidente di Assoelettrica evidenza un’anomalia tutta italiana specialmente in un periodo di crisi come questo: «Per non parlare delle litanie senza senso sul lavoro da creare e sugli investimenti esteri che non ci sono. Nel settore petrolifero sarebbero possibili miliardi di investimenti, che invece se ne scappano, mentre gli investitori fuggono attoniti e ci guardano come si guardano i pazzi e si domandano: “Ma che cosa c0è nelle teste di questo paese?”».

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10 commenti

  1. gipo

    Tranquilli, la sinistra neocattomaoista è contraria anche ai rigasificatori di GNL.
    Poi, quando resterà col tubo vuoto causa scenario internazionale quantomeno turbolento (Libia, Algeria, Tunisia, Ucraina, Russia, etc):
    1) chiederà perchè le nostre forniture di metano non sono sicure,
    2) pretenderà l’energia ecosostenibile,
    3) scenderà in piazza con manifestazioni noatuttoquellochenomipiace per contestare la realizzazione di centrale solare, eolica, idroelettrica, termovalorizzatori dei rifiuti (con gli amici tedeschi pronti ad accogliere i nostri rifiuti facendoci pagare lo smaltimento che tanto loro rivendono in loco l’energia prodotta guadagnandoci due volte)
    4) imporrà le centrali a biomassa, soprendo che per farle funzionare bisogna utilizzare gli scarti di legno della falegnameria e quindi contestando contro l’impoverimento delle nostre risorse floreali
    5) ed alla fine, visto che non ci sarà un giornale di partito pronto a richiamare all’ordine col più classico dei “contr’ordine compagni, l’Unità ha sbagliato! il titolo era “scaglionarsi lungo il fiume”, piangerà lacrime amare, poichè i propri attributi saranno già stati trasformati in trippa per gatti!!!!!!!!!

  2. luca

    I politici italiani sono come quelli che se li tagliano per far dispetto alla moglie. Prima il nucleare poi il petrolio. Finché in questo paese perdono tempo dietro a presunte riforme non penseranno mai alla realtà della bolletta energetica.

  3. Cisco

    Siamo un paese indegno, ci scagliamo contro l’Europa (come se fossimo già in Africa, sebbene manchi poco) senza guardare all’orrore della nostra classe cosiddetta dirigente, che si lascia abbindolare da qualunque lobby quando non ne fa direttamente parte.

  4. augusto

    IL grande Enrico Mattei fu assassinato per queste questioni.Comunque in Italia bisogna mettere in disparte ecologisti,politici di tutti gli schieramenti,i rappresentanti delle multinazionali del petrolio,le obiezioni interessate della troika,ecc e allora si può cominciare a estrarre idrocarburi con immensi benefici per la Nazione.Grazie alla Redazione di Tempi per aver messo in risalto questo importante problema.

  5. Luca P.

    Un amico italo-tedesco mi diceva: in Italia quando c’è un problema si cerca per prima cosa il colpevole, all’estero per prima cosa si cerca la soluzione

  6. Luca P.

    Un amico italo-tedesco mi diceva: “in Italia quando c’è un problema si cerca per prima cosa il colpevole, all’estero per prima cosa si cerca la soluzione”

  7. giuliano

    c’è solo una risposta alla domanda, nella testa di questo paese c’è la sinistra che domina per ogni dove e che ha distrutto il possibile, ed ha trasformato milioni di persone in militanti fanatici seminatori di odio e miseria

  8. Pascal

    Prima di scrivere questa lettera Chicco ha provveduto a fare mea culpa?

    1. giovanni

      Come incasinare ancora di più questa penosa storia? Semplice! Cercare chi deve recitare il mea culpa

    2. Dado

      Si, ha scritto un libro a favore del nucleare in cui ha fatto ammenda, e ha dato anche parecchie interviste in TV sullo stesso tema. Purtroppo ahimè, il suo precedente terrorismo ideologico aveva già guastato troppe teste.

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