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In Lombardia per il Pd non rimane che la soluzione trotskista

Di Fabio Cavallari
10 Dicembre 2022
Dopo aver sostenuto Ciampi, Dini, Monti, Draghi, ora ci si vuole “dipingere” puri con Letizia Moratti? Suvvia, si perderebbe comunque. La Lombardia non è Milano
Letizia Moratti
Letizia Moratti (foto Ansa)

Si chiamasse Milly, per il Pd sarebbe tutto più semplice, ma questa è Letizia, berlusconiana da sempre e con ancora addosso la divisa del centrodestra utilizzata sino a poche settimane fa. Adesso, cerchiamo di capire il Pd, questi poveri cristi che sono politicamente morti, non vogliono fare il funerale, prendono tempo anche per le esequie, e così dal giorno delle elezioni politiche ad oggi, il congresso è un accidente ballerino che non è ancora dato sapere quando finirà, ma neppure quando avrà formalmente inizio.

Nel frattempo la realtà non si ferma ad aspettare che si faccia un po’ di chiarezza, che qualche mezza scelta venga assunta. Eh no, le istituzioni chiamano a raccolta: ci sono le elezioni regionali. Così con un partito balcanizzato, ci si mette anche il simpatico Renzi che dall’esterno si diverte a farli impazzire prendendosi la briga di dire «se fossi il segretario del Pd candiderei Letizia Moratti alle Regionali in Lombardia»....

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