Il vertice Kim-Putin è una pessima notizia per l’Ucraina (e non solo)
Ieri il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-un, è arrivato in Russia a bordo del suo treno blindatissimo, del quale da anni si favoleggiano i lussi e gli eccessi inaugurati dal padre Kim Jong-il. Ancora non si sa dove e quando avverrà l’incontro preannunciato dall’intelligence americana con Vladimir Putin, ma è probabile che i due leader si incontreranno oggi al Cosmodromo Vostočnyj.
Il vertice sulle armi tra Kim e Putin
Anche se, come annunciato dal Cremlino, non ci sarà alcuna conferenza stampa al termine del vertice, è probabile che Putin e Kim parleranno di armi visto che della delegazione del leader nordcoreano fanno parte anche i vertici dell’esercito e della Difesa, oltre al responsabile dei programmi missilistici, Ri Pyong Chol.
Un accordo sugli armamenti serve tanto alla Russia quanto alla Nord Corea: la prima deve portare avanti la guerra in Ucraina, nella quale consuma tra i tremila e i diecimila proiettili al giorno. E dopo 567 giorni, perfino le formidabili riserve russe iniziano a scarseggiare.
La seconda deve ammodernare il proprio arsenale e perfezionare la tecnologia del programma missilistico e rinnovare così le minacce alla Corea del Sud e agli Stati Uniti.
Il formidabile esercito della Nord Corea
A Kim le scorte non mancano di certo. Pyongyang non dispone solo dell’esercito numericamente più grande del mondo, ha anche il più imponente arsenale di artiglieria con almeno 6.000 obici e 5.500 lanciarazzi multipli che, secondo le stime, potrebbero in caso di attacco a Seul fare 10 mila morti in meno di un’ora.
La Nord Corea avrebbe anche decine di milioni di proiettili e razzi conservati in centinaia di depositi sotterranei.
Cosa vuole ottenere Kim dalla Russia
Per il “brillante leader” un accordo con Mosca sarebbe una grande vittoria. Non solo perché potrebbe chiedere in cambio aiuti umanitari ed energetici aggirando così con efficacia le sanzioni alle quali è sottoposto da tutto il resto del mondo (Cina, di fatto, esclusa).
Non solo perché potrebbe far passare in patria, dove non esiste un’informazione indipendente, il vertice con Putin come la conferma dell’importante ruolo internazionale giocato dalla Nord Corea.
Ma anche perché potrebbe ottenere la tecnologia necessaria per produrre missili ipersonici, missili balistici intercontinentali ancora più avanzati, sottomarini nucleari e satelliti spia, tecnologie che Pyongyang non può sviluppare senza aiuto.
Possibili esercitazioni militari congiunte
Al di là dei dettagli dell’accordo, che al momento sono impossibili da conoscere, il riavvicinamento diplomatico e militare tra Russia e Nord Corea potrebbe rappresentare una svolta per il regno eremita e non è un caso che il paese più preoccupato dall’accordo non sia l’Ucraina, ma la Corea del Sud.
Il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, ha dichiarato ad esempio che Russia e Nord Corea potrebbero condurre insieme esercitazioni militari, magari insieme alla Cina. Sarebbe la prima volta dalla fine della Guerra di Corea che Pyongyang conduce esercitazioni congiunte con un paese straniero.
Il vertice sulle armi tra Putin e Kim conferma quanto sia pericolosa, non solo per l’Europa ma per il mondo intero, la guerra in Ucraina.
La soluzione diplomatica è ancora lontana
L’accordo con Pyongyang garantirebbe alla Russia munizioni sufficienti a portare avanti la guerra in Ucraina per anni e potrebbe convincere anche i paesi occidentali a ricercare una soluzione diplomatica.
Parlando al Forum economico orientale di Vladivostok, il presidente russo ha detto in merito: «L’Ucraina ha dichiarato pubblicamente che non vuole negoziare», approvando nell’ottobre 2022 un decreto che definisce «impossibile» qualsiasi trattativa con Putin. «Se come ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ora sono pronti a negoziare, allora dovrebbero cancellare il decreto. A quel punto vedremo».
In realtà, non sembra esserci alcuna apertura a trattative con Kiev da parte del Cremlino: «L’Ucraina comincerà a parlare di pace solo quando sarà a corto di uomini e armi come conseguenza di una controffensiva che sta fallendo, ma al tempo stesso Kiev userebbe ogni tregua per implementare la capacità di combattimento del proprio esercito».
Foto Ansa
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