
Il governo Renzi è «un treno da non perdere»? Prima di saltare a bordo, meglio controllare i vagoni
Se lo scrive Famiglia cristiana è una garanzia: il governo Renzi è «un treno da non perdere». Con il rispetto dovuto al settimanale dei paolini, prudenza suggerisce di evitare sorprese di viaggio, quindi di dare uno sguardo ai vagoni che seguono la locomotiva.
Nel depliant del tour, distribuito in occasione del Congresso del Pd, c’erano anche la carrozza “anti omofobia” e quella sulle unioni civili all’inglese, assai prossima quanto ad arredo al matrimonio fra persone dello stesso sesso; mentre dai governi Monti e Letta l’esecutivo Renzi riceve in gestione i vagoni con le Linee guida per imporre l’ideologia del gender fin dalle scuole elementari e per fare giornalismo in modo “gendericamente corretto”. È necessario appesantire il treno con questa zavorra?
L’alta velocità che il premier incaricato ha annunciato per raggiungere le stazioni delle riforme del fisco, della burocrazia e del lavoro consiglierebbe di non porre ostacoli sui binari. Non sarebbe male se fra gli obiettivi fosse indicata anche una legislazione meno ostile alla famiglia vera, come propone il Forum delle associazioni familiari: magari per giugno, tanto le famiglie italiane aspettano da anni che qualcuno smetta di mortificarle, una settimana in più o in meno non cambia. Né sarebbe male se i compagni di viaggio non di sinistra di Renzi agganciassero quest’ultimo vagone, facendo lasciare in deposito gli altri, per dare alla loro adesione alla compagine un senso un po’ più dignitoso del tenersi stretti i ministeri gestiti finora.
Il treno non si può perdere, ma solo se garantisce un viaggio in sicurezza: se cioè si allontana dall’immagine del tratto ferroviario fra Savona e Imperia, triste metafora dell’Italia, e lascia perdere quei capricci ideologici che in altre nazioni (Francia in testa) stanno provocando più d’un incidente di percorso.
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8 commenti
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Ma secondo voi i valori non negoziabili valgono per tutti o per gli ex compagnucci di Alfano del pdl , vedi il grande capo no?
Ma ci hai proprio il chiodo fisso! Guarda che Mantovano faceva solo un’analisi socio-politica del governo Renzi. Mi sa che il tuo “nome segreto” sia “U-filomena”, ovvero, traducendo dal greco, “Non-amata”, ovviamente da S.B., e che tu, segretamente, provi invidia per le sue, si dice numerosissime, amanti…
spero non abbia già previsto dei vagoni piombati dove confinare i poveri del ncdì ( salute! ) che dopo essere stati riportati alle loro minuscole dimensioni, si illudono di poter pure fare la voce grossa e ‘a faccia feroce.
Per quanto riguarda Famiglia Cristiana, personalmente la rifiuto ormai da anni anche se la “buona stampa”, (cosi’ e’ chiamata nella mia parrocchia e gestita dalle orsoline, che sono delle buone donne ormai un po’ attempate e forse inconsapevoli del grande contributo che danno al diavolo nel diffondere queste nuove ideologie) me la vuole regalare. Inoltre staro’ molto attenta a quanto faranno i compagni di viaggio non di sinistra di Renzi. Se si venderanno l’anima sui valori non negoziabili per un “cristiano autentico”, non li votero’ piu’. Uomo avvisato e’ mezzo salvato.
Anche perchè a tentare di non perdere in treno puoi anche prenderlo in faccia….
Certo… era già noto che l'”autentica e fanciullina novità” Renzi (Tempi, editoriale n. 48/2012) avesse un “lato oscuro” piuttosto inquietante.
Questa, una riflessione semiseria su Renzi, contenente un accenno sulla scuola…
http://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2014/02/23/riflessione-semiseria-sul-governo-letta/
In effetti bisognerà essere prudenti. Anche Renzi purtroppo rischia di dover pagare un caro prezzo alla terribile ideologia del gender.