È un gran fermento di viaggi interstellari. L’ultima frontiera del turismo sarà, infatti, intergalattica. Per questo stilisti e produttori d’ogni genere di beni si stanno attrezzando. Lo stilista tedesco Bruno Banani, ad esempio, ha progettato boxer e canottiere (Funtastic) in tessuto space proof, cioè resistenti alla microgravità, e li ha fatti indossare all’astronauta russo Nikolai Budarin. Anche la bottiglia del cognac Remy Martin è a prova di forza di gravità, cioè, all’interno d’una navicella spaziale può essere versato senza danni. Hollywood s’ispira sempre a trame di fantascienza firmate da Philip K.Dick e Ray Bradbury, noti guru del genere letterario (Minority report e Impostor). Mel Gibson produrrà il lungometraggio di Fahrenheit 451, mentre i diritti di Cronache marziane (due capolavori di Bradbury) sono opzionati dall’Universal. Ma, il bestseller del momento è Travelling in Space (=viaggiare nello spazio), una guida indispensabile per chi vuole esplorare mondi sconosciuti.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi