#14millionscreams, 14 milioni di grida: è lo slogan scelto per un cortometraggio di quattro minuti che denuncia il dramma del matrimonio forzato e delle spose bambine. Il video realizzato da Liza Azuelos è stato diffuso lo scorso 8 marzo in Francia in occasione della festa della donna.
JULIE GAYET. Nonostante la causa sia sacrosanta, il video ha scatenato molte polemiche a Parigi e dintorni. Prima di tutto per gli interpreti: la madre che obbliga la figlia, senza dirglielo, a sposare un uomo in età avanzata è Julie Gayet, ormai arcinota in Francia non tanto per le sue doti di attrice quanto per la sua relazione segreta con il presidente della Repubblica Francois Hollande, rivelato con uno scoop mondiale nel gennaio scorso da un servizio del settimanale Closer.
SPOSA BAMBINA CRISTIANA. Ma c’è un altro aspetto che ha fatto infuriare i francesi e riguarda il contenuto del filmato. Nel video si vede una giovane ragazza di 12 anni che rientra a casa da scuola, dove la madre e il padre, che si direbbero appartenere alla tipica classe media francese, la fanno vestire a sorpresa e senza dare spiegazioni con un abito bianco da sposa, come quelli che si vedono in ogni matrimonio in chiesa.
Sullo sfondo della camera dove la piccola Emma viene agghindata, campeggia in bella mostra un poster di Gesù con le braccia aperte e che caratterizza la famiglia come cristiana.
COMUNE O CHIESA? Dopo averla preparata, i genitori la portano in macchina in una sala del Comune, in tutto simile a una chiesa, piena di invitati disposti in file ordinate come se fossero dietro alle panche di una qualsiasi navata. Poi il sindaco li dichiara «marito e moglie» e la telecamera si sofferma a lungo sulle fedi alle dita dei novelli sposi.
Il dramma delle spose bambine è diffuso soprattutto in Africa e in Asia, più che in Europa, e appartiene soprattutto alla cultura di alcuni paesi islamici. Di certo, non è diffuso nella tradizione cristiana e molti francesi si sono chiesti perché mettere tutti quei riferimenti alla religione cattolica (gli unici a comparire nel cortometraggio). Domande che bisognerebbe porre alla nuova première dame.