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La base avanzata 1-31 è a meno di duecento metri in linea d’aria dai kibbutz Hanita e Sasa. Qui è Libano, un metro più in là Israele. Tra qui e là un piccolo avvallamento dove passa la Linea Blu, la linea di demarcazione stabilita dalla convenzione internazionale che separa lo Stato ebraico dal Libano, una demarcazione accettata formalmente ma mal tollerata dalle due parti. Ci sono arrivato più di una volta con il blindato dell’esercito italiano, ho amici che abitano in quei kibbutz come ho amici che abitano nei villaggi libanesi poco distanti. Ma le case dei kibbutz, i campi coltivati, gli spazi dove giocavano i bambini, la scuola tra i giardini pieni di fiori e alberi potrebbero essere in un’altra galassia. Da qui potrei salutare Angelica, Jeuda, Cesare con un cenno della mano, ma non si può: basterebbe questo a far sospettare chi ci guarda (non lo vediamo ma c’è) che si tratti di segnali al nemico. E viceversa. In mezzo c’è la “fence”, la trincea: una strada ricoperta di sabbia fini...
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