Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Politica

I milanesi devono sapere chi sono i musulmani con cui tratta Pisapia per la moschea

L'accusa del consigliere Matteo Forte: il Comune legittima e copre sotto una coltre di pratiche clientelari un islamismo di matrice politica. «Mi riferisco al Caim»

Matteo Forte
21/09/2014 - 5:00
Politica
CondividiTwittaChattaInvia

Matteo Forte, autore di questo articolo, è consigliere comunale di minoranza a Milano

Nella lettura semplicistica dei media, che si limitano a contrapporre favorevoli e contrari alla moschea di Milano in vista di un futuro (quanto improbabile) referendum, non si riesce mai a capire cosa stia avvenendo e quali interlocutori la giunta Pisapia abbia legittimato finora. Mi riferisco in particolare al Coordinamento associazioni islamiche di Milano (Caim), a cui ogni anno il Comune concede uno spazio per le celebrazioni di fine Ramadan.

Nel ruolo di coordinatore c’è Davide Piccardo, candidato alle ultime amministrative con Sel, nonché figlio di Hamza, già segretario dell’Ucoii, realtà controversa perché ritenuta in continuità ideologica con i Fratelli Musulmani, oggi messi fuori legge in quasi tutto il mondo arabo. L’uomo si è distinto per aver invitato a predicare all’Arena nell’estate del 2013 il siriano Al Bustanji, visibile su YouTube mentre in tv incoraggia i minori al martirio contro Israele. L’episodio ha provocato la forte reazione della Comunità ebraica che ha interrotto i rapporti con il Caim e rimbrottato il Comune, presente per l’occasione all’Arena con un assessore.

LEGGI ANCHE:

«La sussidiarietà è un’opera mossa da un ideale»

3 Febbraio 2023

«Ho attraversato l’inferno». Storia di Nour, sposa bambina francese

3 Febbraio 2023

A occuparsi del fundraising del Coordinamento, poi, è Yassine Baradai, responsabile per l’Italia dell’Islamic Relief, onlus internazionale accusata da Israele di finanziare Hamas. L’ufficio stampa, invece, è affidato a Rassmea Salah, consigliera comunale del Pd a Bresso (Mi) che conduce un’opposizione radicale contro i colleghi democratici non proprio filo-islamisti. Il 2 agosto, reagendo all’appello di Renzi per il rilascio di un soldato israeliano rapito, ha scritto su Facebook «sono schifata»; mentre il 21 ha definito «vergogna!» un servizio Rai in cui veniva riferito «che Hamas ha violato la tregua». Cura l’attività culturale del Caim Sumaya Abdel Qader, che collabora dal 2011 con l’assessorato alle Politiche sociali ed è tra i promotori dell’associazione G2, a cui il Comune ha concesso in uso gli uffici in via Dogana per uno sportello dedicato alle seconde generazioni di stranieri.

Sta proprio qui una delle responsabilità della giunta Pisapia: nell’aver legittimato e coperto sotto una coltre di pratiche clientelari un islamismo di matrice politica. Un islamismo che non si trova poi così male a nuotare nelle acque di una sinistra per certi versi ancora affezionata alla lettura ideologica delle vicende internazionali. Un esempio su tutti: per quanto riguarda l’accoglienza dei profughi in Stazione centrale l’assessore Pierfrancesco Majorino ha dichiarato in aula che il più delle volte le informazioni circa i nuovi arrivi giungono dai volontari dei Giovani musulmani d’Italia (sigla aderente al Caim) e che il Comune ha inviato 60 siriani presso centri islamici. Il sito del Caim ci informa che si tratta di due realtà affiliate: la moschea Mariam di Cascina Gobba e il ben noto centro di viale Jenner.

Simili scelte politiche dovrebbero spingere tanti osservatori illuminati nostrani a pretendere dalla sinistra meneghina spiegazioni esaustive. Soprattutto alla luce di quanto discusso proprio a Milano l’8 luglio scorso dai ministri degli Interni dell’Unione Europea e dal capo dell’antiterrorismo Ue, Gilles de Kerchove, in relazione al fenomeno di proselitismo che ha spinto circa duemila persone a partire dal Vecchio Continente per combattere il jihad.

Altri episodi accaduti sotto la Madonnina inquietano ed esigono prese di posizione. Lorenzo Vidino, ricercatore esperto di terrorismo islamico dell’Ispi (prestigioso istituto di studi internazionali), ha scritto su Panorama del 30 aprile che Musa Cerantonio, un 29enne australiano di origini italiane convertitosi all’islam radicale, «predica su internet e in tv, ispirando centinaia di occidentali ad andare a combattere in Siria». E che «proprio nel capoluogo lombardo è stato ospite di una delle moschee del Caim, l’organizzazione che sta per ottenere il permesso di costruire la moschea in vista dell’Expo».

L’appello delle donne musulmane
Si comprende meglio, allora, l’appello al sindaco reso noto a febbraio dal sito Lettera 22 e sottoscritto da alcune donne islamiche preoccupate per la possibile «strumentalizzazione della nostra religione da parte non solo di laici e cristiani, ma anche soprattutto musulmani». Le firmatarie auspicano per Milano una moschea «neutra che rispecchi tutti i musulmani senza fazioni o interessi politici», un luogo di confronto «sull’etica, la morale e la religione, non sul partito di appartenenza».

La disputa dunque non è tra la posizione per la moschea e quella contraria, ma riguarda quale islam si intenda legittimare. In un frangente storico segnato da una guerra di sopraffazione che interessa innanzitutto il mondo musulmano al suo interno, l’Occidente ha la responsabilità di far emergere la parte compatibile con il dialogo e la convivenza umana. È il tentativo che segna la Carta sottoscritta nel 2007 presso il Viminale, con la quale governi di centrodestra e centrosinistra hanno impegnato le associazioni islamiche che vi aderiscono a offrire certe garanzie alla comunità nazionale. Un tracciato che la giunta Pisapia si è guardata bene dal seguire, commettendo un errore a cui nemmeno quattro aree messe a bando per la realizzazione di generici luoghi di culto – previste per la fine di settembre – potranno rimediare.

Tags: caimcomune milanodavide piccardogiuliano pisapiagiunta pisapiahamashamza PiccardoIslamjihadmajorinomatteo forteMilanomoscheamoschea milanoMusulmanisumaya abdel qaderterrorismo internazionaleTerrorismo Islamicoucoii
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

«La sussidiarietà è un’opera mossa da un ideale»

3 Febbraio 2023

«Ho attraversato l’inferno». Storia di Nour, sposa bambina francese

3 Febbraio 2023
Danza del ventre

Fifi Abdou e quel suo ventre conturbante che inghiottì perfino la sharia

2 Febbraio 2023

“Cosa c’è in gioco?”. L’incontro della Cdo per le elezioni in Lombardia

31 Gennaio 2023
Ali e Zahra

«Qui in Iran non c’è posto per voi altri sporchi cristiani»

30 Gennaio 2023
Una donna ricorda ad Algeciras con una candela Diego Valencia, ucciso mercoledì dal terrorista islamico Yassine Kanjaa

Attentato jihadista in Spagna. «Diego Valencia è morto per difendere la fede, la chiesa e i fedeli»

29 Gennaio 2023
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Video

Artsakh, il conflitto invisibile. «Anche fare una zuppa è impossibile»

Redazione
1 Febbraio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Roberto Perrone

Roberto Perrone mancherà a Fred Perri e a tutti noi

Emanuele Boffi
31 Gennaio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Finalmente emerge un pensiero critico anche tra gli adepti del culto Ue
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    L’importanza di una presenza cristiana in tutti gli ambiti della società
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli insostenibili argomenti di Nathalie Tocci sulla guerra in Ucraina
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Io non sono Charlie Hebdo
    Federico Cesari
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Come ho scoperto che Dio fa ardentemente il tifo per me
    Pippo Corigliano

Foto

Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023
Foto

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023
Foto

Crisi del sistema politico. Il presidenzialismo è la soluzione?

19 Gennaio 2023
Politicall
Foto

La geopolitica tra identità e relazioni internazionali – Incontro a Torino

16 Gennaio 2023
Rosario Livatino
Foto

L’attualità del beato Rosario Livatino

16 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist