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Un vaso di Greta tra vasi di ferro

Di Antonio Grizzuti
09 Agosto 2021
Il Green Deal ci obbliga a dipendere dalla Cina e a sperare nella buona volontà ambientale degli Stati Uniti. O sarà solo un verdognolo salasso
Ursula von der Leyen, promotrice del Green Deal, insieme a Greta Thunberg

Lo scorso 14 luglio la Commissione di Ursula von der Leyen ha reso noti i dettagli del cosiddetto Green Deal europeo, la strategia che servirà a ridurre sensibilmente le emissioni di anidride carbonica entro il 2030, e a rendere l’Europa, entro il 2050, il primo continente climaticamente neutro. Abbiamo chiesto a Domenico Lombardi, economista ed ex consigliere del Fondo monetario internazionale, di commentare questo passaggio epocale.

Siamo finalmente di fronte alla tanto auspicata rivoluzione verde?
Quello della riduzione delle emissioni è, giustamente, un obiettivo prioritario per la comunità internazionale. I target fissati dalla Commissione sono molto ambiziosi, ma sollevano interrogativi importanti.

Perché?
I target da raggiungere nei prossimi anni avranno delle ripercussioni rilevanti sulla nostra economia. La riconversione industriale auspicata, richiesta, ma anche imposta rischia di creare problematiche rilevanti per le impre...

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